Navi da crociera sempre più vicine a Fiumicino

Royal Caribbean Group ha acquisito la concessione del Porto Turistico di Fiumicino per 11,4 milioni di euro

Navi da crociera sempre più vicine a Fiumicino

Le grandi navi da crociera sono sempre più vicine a Fiumicino, per poter dare ai turisti un attracco molto vicino alla Capitale italiana. Il Gruppo Royal Caribbean, attraverso la società controllata al 100% 'Fiumicino Waterfront S.r.l.', ha acquisito per 11.450.000 euro la concessione del Porto Turistico di Fiumicino-Isola Sacra. Questo è il risultato dell'asta avvenuta in seguito alla procedura concorsuale della Società in liquidazione Iniziative Portuali.

Grandi navi da crociera verso Fiumicino

Ad aver reso nota la notizia in una nota è stato lo stesso Fiumicino Waterfront: "Royal Caribbean Group ha rilevato il progetto originale del Porto turistico, che versa da molto tempo in uno stato di sostanziale blocco e in una condizione di elevato e crescente degrado, con l'intenzione di riformularlo con un duplice obiettivo: l'introduzione di una funzione di accosto crocieristico di nuova generazione (per una singola nave), rispondente agli standard più elevati di accoglienza dei propri ospiti, e la rimodulazione della prevalente componente diportistica verso il target degli yacht di grandi dimensioni, coerentemente con l'attuale decisa evoluzione di questo segmento del mercato. Il tutto in una concezione innovativa e sostenibile che mira a sfruttare il rapporto sinergico e complementare delle due funzioni in un contesto di elevata qualità ambientale, architettonica e paesaggistica".

Precedentemente era stato eseguito uno studio di fattibilità che ha esaminato tutti i necessari profili e che ha inoltre permesso di consolidare la visione del Gruppo, anche in una ottica di lungo termine, sulle potenzialità del luogo. Lo studio è stato oggetto di una Conferenza di Servizi Preliminare e della Verifica preliminare del Ministero dell'Ambiente (la cosiddetta 'Scoping VIA'), il cui esito ha contribuito a determinare la decisione da parte del colosso crocieristico di programmare un investimento pluriennale del valore complessivo di oltre 350 milioni di euro. Secondo quanto prevede la normativa nei prossimi mesi ci dovrà essere lo sviluppo del progetto definitivo, che "terrà conto anche delle sensibilità espresse dalle amministrazioni e dalle comunità locali, la presentazione della variante di progetto alla Conferenza di Servizi Definitiva e la presentazione dell'istanza per la ‘Valutazione di Impatto Ambientale’ nazionale. Fin da subito partiranno lavori di messa in sicurezza dell'area e di manutenzione straordinaria del Vecchio Faro".

Da 13 anni abbandono e degrado

Nel lontano 2010 era partito il progetto di realizzare un porto turistico a Fiumicino e la Regione aveva rilasciato una concessione per una struttura da 1.500 posti barche da diporto all'isola Sacra. Poi, nel 2013 tutto si era fermato a causa di problemi giudiziari che avevano coinvolto alcuni imprenditori che si trovavano a capo del progetto e da quasi 10 anni l’area è stata lasciata in condizioni di completo abbandono e degrado. Ed ecco arrivare Royal Caribbean pronta a fare un investimento di oltre 350 milioni di euro. Ma quasi sicuramente nuove polemiche sono dietro l’angolo, nonostante il colosso crocieristico abbia sottolineato che verrà tenuto conto anche delle sensibilità espresse dalle amministrazioni e dalle comunità locali.

Per il primo cittadino di Fiumicino, Esterino Montino, si tratterebbe dell’inizio di una nuova fase e ha comunque precisato che tutte le proposte verranno vagliate con scrupolo e che ogni decisione coinvolgerà il consiglio comunale in toto e il tessuto sociale. Come riportato dal Corriere le associazioni ambientaliste riunite nella sigla Tavoli del Porto hanno già commentato dicendosi preoccupate per l'impatto sanitario che un porto di questo tipo potrebbe avere in una zona dove c’è già l’aeroporto Leonardo Da Vinci.

Nella mattinata di oggi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, quello del Lavoro Andrea Orlando, le forze politiche e le associazioni di categoria si incontreranno per parlare proprio della crisi del turismo che da tanto tempo sta vivendo Roma. Nella Città Eterna molti alberghi che avevano chiuso durante il primo lockdown di due anni fa non hanno ancora riaperto.

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