Roma sta lì a guardare dalla finestra. Fuori il buio. E per le strade c’è preoccupazione. A oggi sono tre i casi accertati di coronavirus nella capitale, di cui due guariti a seguito delle terapie. Test su casi sospetti vengono svolti praticamente ogni giorno: tutti quelli di ieri, eseguiti all’ospedale Spallanzani, sono risultati negativi. Ma c’è timore. E la politica, intanto, invita alla calma. Ha parlato anche la sindaca, Virginia Raggi: “Nessun caso autoctono, evitare allarmismi”.
Nonostante queste rassicurazioni anche a Roma e nel Lazio dilaga la psicosi. Chi è stato in Lombardia e presenta qualche linea di febbre ha preso contatti con le strutture sanitarie. Aumentano le chiamate agli ospedali e ai numeri verdi (1500 è il numero verde del ministero della Salute) messi a disposizione dalla regione e dal ministero della Salute. Il Campidoglio ha emanato un’ordinanza con la quale ha sospeso tutti i concorsi pubblici di carattere nazionale. Questo da un lato per ottemperare alle disposizioni del governo, dall’altro per impedire l’arrivo di persone provenienti dai focolai del nord Italia.
Nelle principali stazioni della città la protezione civile distribuisce mascherine a quei passeggeri che giungono dalle zone rosse. Ovvero, in primo luogo, da Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. È ricoverata all’istituto Spallanzani una coppia di giovani di Nettuno. Centro sul litorale romano. Si tratta di un ragazzo e di una ragazza che nei giorni scorsi si erano recati in Lombardia, a Codogno, epicentro di uno dei due focolai di coronavirus presenti al momento in Italia.
Da quanto si apprende la ragazza si è svegliata con una leggera febbre, mentre il compagno non presentava alcun sintomo. Per precauzione si sono messi in contatto con l’ospedale Spallanzani per chiedere cosa fare. Solo a quel punto, come prevedono le procedure del caso, è stata inviata un’ambulanza attrezzata che ha predisposto il trasferimento dei due giovani presso il nosocomio capitolino. Di rientro da Codogno ieri, dove si trovava per motivi di lavoro, anche un uomo di Civitavecchia, tornato a casa per il fine settimana. Non presenta sintomi, ma è stato invitato a non uscire di casa a scopo precauzionale. È in quarantena.
Ha spiegato lo Spallanzani: "Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 93 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 66 risultati negativi al test, sono stati dimessi. Ventisette i pazienti tutt’ora ricoverati: due sono i casi confermati di Covid-19 (la coppia cinese). Ventitre rappresentano i casi sottoposti agli ultimi test: sono risultati tutti negativi. Due sono i casi che rimangono ricoverati per altri motivi".
Nella serata di ieri l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio,
Alessio D'Amato, aveva rassicurato: “Sono risultati negativi al Covid-19 tutti i test effettuati nella giornata odierna presso l’istituto Spallanzani di Roma”. Nel Lazio, ad oggi, non vi è nessun caso autoctono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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