Nel Lazio sono ancora 2mila i medici non vaccinati

Quello che preoccupa maggiormente è il settore privato dove i controlli sono più complessi da eseguire

Nel Lazio sono ancora 2mila i medici non vaccinati

Nella regione Lazio sono ancora 2mila i medici che non hanno ricevuto l’inoculazione del vaccino anti-Covid ma continuano comunque a lavorare. Di questi camici bianchi farebbero parte sia medici che odontoiatri che lavorano nella maggior parte dei casi nel settore privato. Duemila professionisti fuorilegge che stanno quindi prestando servizio senza il super Green pass. Questo sarebbe il numero aggiornato dei medici che nel Lazio non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione, nonostante l’obbligo per il personale sanitario. A conti fatti si tratterebbe del 10% del totale nazionale.

Maedici no vax nonostante l'obbligo

Secondo le stime della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Fnomceo, il numero sarebbe sceso a 21.966, ossia il 4,7% del totale. Come riportato dal Corriere, Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma e provincia, ha confermato che “a oggi ci sono ancora colleghi non vaccinati ma, dalle verifiche incrociate tra il database e l'anagrafe vaccinale messa a disposizione dalla Regione, a noi ne risulta più o meno la metà. Numero destinato a scendere se qualcuno nel frattempo si è messo in regola con le dosi, ha ottenuto l'esenzione o ha contratto il virus”. Da ieri poi è entrato in vigore l’obbligo di super Green pass per gli over 50 sul luogo di lavoro.

Controllare che i medici siano vaccinati, soprattutto in regioni grandi come il Lazio, dove gli iscritti all’ordine sono 46mila, ha ammesso Magi che non è affatto semplice. Sono infatti diverse le situazioni da controllare, alcune nel settore pubblico, ma la maggior parte in quello privato, e in quest’ultimo caso spetta al medico stesso controllarsi da solo. I Nas continuano però le loro verifiche per trovare chi non segue le norme. Ricordiamo che un soggetto trovato non in regola, oltre a essere sospeso e a incorrere in un provvedimento disciplinare, rischia anche di prendersi una denuncia.

La situazione

Il Covid-19 non si è ancora placato, basti pensare che ieri è tornato a salire sia il numero dei morti che quello dei ricoveri e dei nuovi casi. Per quanto riguarda le vittime ieri erano 57, mentre il giorno precedente erano 41 in meno. A Roma e provincia sono stati registrati 48 decessi, a Latina quattro, a Rieti tre e a Viterbo due. Su poco più di 76mila tamponi ci sono stati 7.407 nuovi casi, ovvero 3.748 in più rispetto al giorno prima. Di questi, 3.222 solo a Roma e 2.251 nelle altre città. Il tasso di positività è ancora al 9,7%. Per quanto concerne gli ospedali, nei reparti ordinari, dove ci sono stati 17 ricoveri in più, il numero totale di posti letto occupati è arrivato a 1.878.

Nei reparti di terapia intensiva invece la situazione è migliorata: cinque pazienti in meno che fanno calare il numero di casi gravi a quota 175. Sono 13 milioni le vaccinazioni fatte e 3,7 le terze dosi. Le inoculazioni ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni sono più di 142mila.

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