Oramai non ci sono più dubbi: il Pd ha virato con forza sul nome di Alessio D’Amato, assessore regionale uscente alla Sanità, come candidato presidente alla Regione Lazio per l’intero centrosinistra. L’esponente politico tanto caro al leader di Azione Carlo Calenda trova proseliti anche tra i democratici. Il termometro politico lo ha dato l’incontro al teatro Brancaccio di Roma organizzato proprio da D’Amato per fare la conta dei suoi sostenitori. Oltre ovviamente a Calenda erano presenti diversi rappresentanti del Partito democratico, a riprova di una leadership che si va man mano consolidando.
Le primarie nel centrosinistra per decidere il candidato presidente, in ogni caso, non sono ancora del tutto escluse, anche se su questo punto Calenda si è già espresso: il Terzo polo non parteciperebbe alla votazione. Il senatore dei democrat Bruno Astorre si è però esposto in maniera netta.“D'Amato - ha dichiarato al quotidiano Il Messaggero – è il candidato del Pd con una preferenza espressa anche da Calenda. Martedì si riunirà la direzione regionale. Sarà la coalizione a decidere se fare le primarie, probabilmente la prossima settimana”.
Il candidato in pectore del centrosinistra, intanto, già parla da leader della coalizione. “Possiamo e dobbiamo vincere con un chiaro profilo riformista – ha affermato D'Amato nel corso dell’incontro al teatro Brancaccio –. I problemi ci sono e ci saranno, dovranno essere affrontati e risolti. L'unità fa parte del nostro Dna. Non dobbiamo lasciare la patente di riformisti a nessuno, quella spetta a noi”.
A sostegno della candidatura dell’assessore regionale uscente è arrivato anche l’endorsement del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “D’Amato – ha commentato – è stato un assessore straordinario e penso che sarà un ottimo presidente”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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