Il colpo d'occhio è innegabile. Il cuore dell'Esquilino, piazza Vittorio, è tornato a respirare. Ma è una boccata d'ossigeno amara. È vero, da quando sono sparite le bancarelle di cianfrusaglie e abbigliamento a basso costo, i portici umbertini hanno riacquistato un po' del loro vecchio splendore. È un desiderio esaudito, che residenti e associazioni di quartiere avevano nel cassetto da anni. Ed è diventato realtà. Lo ha annunciato la sindaca di Roma Virginia Raggi al termine di un sopralluogo: "I portici sono stati liberati e sono decisamente più decorosi e vivibili. Un intervento che i cittadini chiedevano da tempo a cui abbiamo dato una risposta concreta".
Peccato che nel corso della passeggiata alla Raggi sia sfuggito un dettaglio di non poco conto. Chissà dove guardava, verrebbe da chiedersi. Perché ora che il porticato è sgombro dalle bancarelle, le decine di senza fissa dimora che lo popolano si vedono ancora meglio. Distesi a terra, su vecchi materassi o cartoni. Cricondati da scarti di cibo, bottiglie di birra e sudiciume. Sempre lì, quasi facessero ormai parte dell'architettura della piazza. Sono disperati. Invisibili. Appestati. Per loro? Nessuna soluzione. È questo uno degli argomenti che tiene banco in queste ore sulle pagine Facebook dedicate al quartiere. Non tutti guardano al problema con gli stessi occhi. C'è chi ne fa una questione di umanità e chi, invece, è reduce da brutte esperienze, aggressioni, e parla di sicurezza. Il nocciolo della questione non cambia. Decoro e vivibilità sono orizzonti lontani finché questo angolo di centro storico continuerà a essere un dormitorio per disperati.
"Ora (i clochard, ndr) stanno più larghi". Qualcuno ironizza, ma c'è anche chi domanda polemico: "Dove sono i servizi sociali?". "Non si possono lasciare degli esseri umani in mezzo alla strada in completo abbandono e senza assistenza", si legge ancora. "Non c'è volontà di intervenire, se si mettessero davanti alla casa del sindaco in cinque minuti verrebbero fatti sloggiare senza complimenti", sentenzia una residente. "Una sera sono stata avvicinata da uno che stazionava accanto al mio protone e non è stato piacevole, era evidentemente ubriaco. Ho chiamato la sala operativa del Comune di Roma e dopo un'ora mi hanno detto che non potevano fare nulla per allontanarlo", testimonia un'altra residente. Il botta e risposta prosegue. È uno sfogo corale.
Se lo leggesse la segretaria della Raggi, che qualche tempo fa è diventata "famosa" per un post Facebook (poi rimosso) nel quale accusava i romani di essere bravi solo a lamentarsi, probabilmente etichetterebbe anche questa come una polemica sterile. Ma per chi a piazza Vittorio c'è nato e cresciuto è questione di priorità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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