La propaganda della Raggi tra i bimbi: il fumetto sulla sindaca eroina fa discutere

Il gruppo del Pd in Campidoglio ha presentato un'interrogazione per chiarire i costi dell'operazione. Il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi di Roma e Lazio: "Davanti alle scuole resta l'immondizia, al fumetto seguano i fatti"

La propaganda della Raggi tra i bimbi: il fumetto sulla sindaca eroina fa discutere

Gli opuscoli firmati dal fumettista Marione, nome d’arte di Mario Improta, sono stati distribuiti in 850 scuole elementari e medie della Capitale. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti sull’educazione civica attraverso 20 tavole che spiegano le norme del nuovo Regolamento di Polizia Urbana: dalla tutela dei monumenti e del decoro, al contrasto all’abusivismo commerciale.

Fin qui, niente di male. Se non fosse che nei panni dello sceriffo che garantisce l'ordine in città c’è proprio la sindaca, Virginia Raggi, rappresentata sotto forma di cartoon. Capelli neri, orecchio a sventola e fascia tricolore, la prima cittadina grillina si candida a diventare la beniamina di bambini e ragazzi. La Raggi-manga, dà la caccia ai writer, rimprovera i turisti cafoni, allontana centurioni e vandali dai monumenti a suon di multe e di “daspo!”. Poi, stavolta nei panni di una vigilessa, dona ad una bimba un cuore con una corona che ricorda lo stemma della città: “Proteggerlo tocca a te”. Veramente toccherebbe a lei, nota qualcuno. Ma, del resto, si sa che nel suo partito son famosi per delegare ai cittadini quando c’è da prendere decisioni importanti.

Il protagonismo della sindaca, però, non è piaciuto all’opposizione. Il gruppo del Pd in Campidoglio ha presentato un’interrogazione per conoscere i costi dell’operazione. “Questa iniziativa – accusano i Dem - sembra volta più a ragioni propagandistiche che di pubblica utilità”. Ma da Palazzo Senatorio respingono le accuse al mittente. “Il progetto 'Proteggi il cuore di Roma' – aveva scritto la Raggi su Facebook per presentare il fumetto lanciato a metà novembre - ha l'obiettivo di stimolare il confronto e la partecipazione fra i giovani, a partire dai più piccoli, perché i nostri figli sono la speranza di un cambiamento concreto”. La stampa di 300mila opuscoli, comunque, è costata in tutto 50mila euro. In totale 16 centesimi a copia.

Ma secondo Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma e del Lazio, non sarebbe questo il problema. E neppure quello del rischio che il fumetto diventi un mezzo di propaganda politica verso i più piccoli. “Il punto vero – spiega il portavoce dei presidi romani - è che il fumetto resta fumetto, perché nella realtà le cose sono ben diverse e questo regolamento sembra essere tutt'altro che applicato”. “Continuiamo a vivere in una città sporca – accusa – dove i vigili non multano chi parcheggia in doppia o in tripla fila”. “Gli opuscoli – aggiunge Rusconi – sono sempre stati fatti e sempre si faranno, la questione qui è un'altra: al fumetto non seguono azioni concrete".

"Gli agenti non ci sono - aggiunge - non c’è controllo del territorio e l’immondizia continua a rimanere davanti alle scuole”.

“Soltanto la scorsa settimana – denuncia – il liceo Caetani, a piazza Mazzini, era invaso dai rifiuti, sembrava di essere in un girone infernale”. Insomma, “se alla propaganda non seguono i fatti”, riassume il rappresentante dei presidi della Capitale, “la disillusione sarà ancora maggiore”.

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