Andrea Marcelli, 55enne ex pugile dilettante e insegnante di boxe da circa 30 anni, ha raccontato come è riuscito a salvare la 30enne dallo stupro dell’ucraino fermato ieri nel quartiere di Roma Prati. Il primo ad accorrere alle grida della giovane è stato proprio lui, supportato poi da altri condomini e dall’arrivo delle forze dell’ordine.
L'aggressore era enorme
Erano quasi le 23 di domenica 7 novembre quando la donna, che stava facendo ritorno alla propria abitazione, nel quartiere delle Vittorie, è stata seguita, spintonata e buttata per terra dal suo aggressore, con il chiaro intento di violentarla. Il 36enne straniero, con precedenti penali, è stato in seguito arrestato grazie all’intervento del pugile che ha ricordato: “Un energumeno le stava addosso e l'ho steso" . L'energumeno in questione aveva un peso di un centinaio di chili. Marcelli collabora in due palestre in zona Baldo degli Ubaldi e Cornelia ed è stato atleta dilettante per 10 anni.
A RomaToday ha spiegato: "Se hai praticato la boxe, se sei un pugile grazie alla formazione che ti da questo sport, non hai timore. Sei consapevole che durante una colluttazione può succedere di tutto, ma hai anche le capacità di sapere come e dove colpire. La boxe ti insegna a difenderti, ma anche se ce n'è bisogno ad attaccare". Marcelli ha poi continuato: "L'unico timore che avevo e che ci potessero essere altre persone insieme a lui, ma quando ho visto quella ragazza bloccata da quell'uomo non ci ho pensato un solo secondo e sono intervenuto stendendolo".
È accorso in suo aiuto
Il 55enne vive al primo piano del palazzo dove è avvenuto il tentato stupro. Ha ricordato di essere andato a dormire presto quella tragica notte, perché si era concesso una cena abbondante ed era stanco. Improvvisamente “mentre stavo nel letto ho sentito delle grida, una ragazza che si sgolava e che chiedeva aiuto. Gridava talmente forte che rimbombava dentro a tutto il palazzo". Il puglie non ci ha pensato due volte e, senza esitare, è balzato giù dal letto, ha aperto la porta e si è affacciato sul pianerottolo. Inizialmente non riusciva però a capire da dove arrivassero le grida. “Sono sceso nell'androne al pian terreno ma non ho visto nessuno, ma sentivo questa ragazza sempre più vicino, ho girato un angolo ed ho visto questo energumeno che le stava sopra, la palpeggiava, mentre cercava di sfilarle le calze collant, ma soprattutto voleva trascinarla giù per le scale ed arrivare al piano sotterraneo dove ci sono i locali caldaia e dove probabilmente per lei si sarebbe messa ancora più brutta" ha raccontato ricordando quegli attimi.
Il pugile: "I predatori sono tali fino a quando non vengono predati"
La stazza dell’aggressore non l’ha però spaventato: "Lui era molto robusto, un energumeno di almeno 100 chili. Non ci ho pensato un attimo, gli sono arrivato da dietro e l'ho spintonato stendendolo". In questo modo il boxeur è riuscito a far perdere l’equilibrio al violentatore che è finito per terra, e a dare il tempo alla vittima di liberarsi dalla stretta. "La mia preoccupazione era che trascinadola per le scale le avrebbe potuto far male, far sbattere la testa sugli scalini. Era fuori di sè. Il mio arrivo lo ha colto di sorpresa. Ha provato ad alzarsi e a colpirmi ma ero di traverso, in posizione di difesa e sono riuscito in qualche modo prima a bloccarlo e poi ad immobilizzarlo. I predatori sono tali fino a quando non vengono predati, quando questo succede non sono più così coraggiosi” ha precisato con la sicurezza di chi sa bene di cosa sta parlando. A quel punto la 30enne aveva smesso di urlare e gli altri condomini, circa una decina, avevano cominciato ad arrivare per vedere cosa era successo. Ma il bestione era già stato messo a cuccia, inginocchiato davanti al salvatore della ragazza. Ha tentato di rialzarsi e fuggire, ma subito il 55enne lo ha bloccato nuovamente, senza dargli la possibilità di scappare.
L'ucraino è stato arrestato
Gli agenti del commissariato di polizia Prati sono "arrivati durante la colluttazione nel corso della quale l'uomo voleva scappare". L’ucraino è stato portato via e la vittima, ancora sotto choc, è stata soccorsa dagli operatori del 118. Per un attimo Marcelli ha detto di aver anche pensato che “potessero essere due fidanzati che stavano litigando, ma questo non mi ha impedito di liberare la ragazza da quell'uomo di 100 chili che stava abusando di lei". Una volta arrivato negli uffici del commissariato Prati di polizia, il violentatore è stato identificato. Si tratta di un 36enne straniero di origine ucraina residente nella zona di Balduina.
Le accuse nei suoi confronti sono di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. "Non sono un eroe. Ho fatto quello che ogni cittadino per bene dovrebbe fare, fermare una violenza contro una donna indifesa" ha affermato in conclusione Marcelli.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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