L'alloggio Ater, al quartiere San Basilio di Roma, gli era stato assegnato regolarmente dal Comune. Ma quando Zehera e Nhao, una coppia di anziani rom, hanno provato ad accedere all'abitazione il cricchetto della serratura non è scattato: i residenti l'avevano cambiata per impedire ai due coniugi di prendere possesso dell'appartamento. "Quella casa è inagibile e poi abbiamo già dato con gli stranieri", hanno spiegato gli abitanti del comprensorio abitativo agli agenti di polizia e carabinieri intervenuti sul posto per sedare gli animi.
La storia
Ieri mattina Zehera e Nhao, 78 anni lei e 79 lui, avrebbero dovuto traslocare dall'accampamento rom di via Salvati in un alloggio Ater al lotto 20 del quartiere San Basilio. Ma quando hanno infilato la chiave nella toppa si sono resi conto che non ci avrebbero messo piede. Gli inquilini della palazzina avevano sostituito la serratura in modo da impedire alla coppia, con al seguito anche la figlia disabile, di prendere possesso dell'appartamento. I due anziani, accompagnati per l'occasione da un rappresentante dell'ufficio speciale rom e sinti del Campidoglio e da un altro figlio, sono stati costretti a chiedere l'intervento delle Forze dell'Ordine mentre i residenti si sono accalati in strada.
L'ira dei residenti
L'abitazione, come ha precisato uno degli addetti dell'ufficio speciale capitolino per il piano rom al cronista del Messaggero, rientrava in un accordo di autorecupero. In buona sostanza, i due anziani fruitori si sarebbero fatti carico dei lavori di ristrutturazione. I costi della manutenzione sarebbero poi stati detratti dagli affitti. "Eravamo venuti proprio per quantificare i lavori da fare", ha raccontato Najo un altro dei figli della coppia. "La scorsa settimana sono venuti a vederla per firmare l'assegnazione, sono entrati e usciti senza problemi, ora invece la serratura è stata cambiata". I residenti, però, non hanno voluto saperne: "Quella casa è inagibile e non può essere abitata, tempo fa ci fu una grave fuga di gas e dovettero intervenire i vigili del fuoco", hanno spiegato. "Oltre al fatto che abbiamo già accolto due famiglie straniere e secondo noi abbiamo dato, adesso basta".
A dir loro, gli stranieri non dovrebbero essere concentrati in una sola palazzina: "Ospitiamo già una coppia romena e una del Perù. Noi abbiamo dato", ha aggiunto un residente. Nonostante l'intervento degli agenti di polizia e delle Forze dell'Ordine, Zehera e Nhao sono stati costretti ad andare via: "Abbiamo paura".
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