C’è chi ha inciso le proprie iniziali sui monumenti e chi ha fatto il bagno nelle fontane storiche. Da oggi, però, i turisti maleducati in vacanza nella Capitale potranno essere oggetto di sanzioni permanenti e finire addirittura in una “black list”.
Per scoraggiare gli atti vandalici contro il patrimonio artistico e culturale di Roma - solo ieri uno studente tedesco di 14 anni era stato beccato ad incidere il suo nome sulle pareti di travertino dell’Anfiteatro Flavio – la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha deciso di fare appello anche alle rappresentanze diplomatiche presenti nella Città Eterna.
“Abbiamo iniziato a scrivere ai vari ambasciatori per segnalare le condotte dei loro concittadini che hanno causato danneggiamenti al nostro patrimonio o che sono stati protagonisti di condotte vietate come i bagni nelle fontane, perché è giusto che venga resa nota questa norma che quando si va a visitare la città bisogna tenere un comportamento rispettoso”, sono le parole pronunciate dalla sindaca durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Regolamento di polizia urbana.
“Ritengo fondamentale far capire agli ambasciatori che ci sono specifici comportamenti che devono essere isolati e stigmatizzati per non creare un sentimento di distanza tra cittadini e turisti, che non ha motivo di esistere”, ha aggiunto la Raggi. “Roma – ha ribadito la prima cittadina - è e sempre sarà accogliente ma non vuol dire tollerare comportamenti vietati, danni e imbrattamenti della nostra città”. Le ambasciate, quindi, ha spiegato, saranno il tramite attraverso il quale “veicolare il messaggio anche oltre i nostri confini”.
E se le vie diplomatiche non daranno i risultati sperati, al vaglio del Campidoglio c’è anche una delibera per far pagare le multe direttamente con il Pos agli stranieri più incivili. “Quando il turista parte, recuperare le somme è pressocché impossibile”, ha spiegato la Raggi, lanciando l’idea del pagamento immediato delle sanzioni “attraverso il Pos e le carte di credito”.
Tra le misure contenute nel nuovo Regolamento di polizia urbana approvato ieri in Assemblea Capitolina, c’è l'applicazione del Daspo, con allontanamento da 48 ore fino a 60 giorni, per chi mette in atto comportamenti scorretti, come “fare il bagno nelle fontane storiche di Roma o gettarvi oggetti, sversarvi liquidi o sostanze, immergervi animali, danneggiarle, salire, arrampicarsi o sdraiarsi sopra”.
Oltre alle fontane monumentali ad essere tutelate saranno anche le fontanelle pubbliche, gli storici “nasoni”, spesso oggetto di danneggiamenti.
Per l’amministrazione pentastellata, con l’approvazione di questo nuovo regolamento si passa “da una disciplina di emergenza, fatta di norme transitorie e ordinanze contingenti, a una definitiva finalizzata a promuovere il rispetto, sia da parte dei cittadini che dei turisti, dei beni comuni, degli spazi pubblici, delle regole commerciali e del decoro”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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