Roma, 16 arresti al centro accoglienza che lasciava fuggire i minori

Il presidente e il responsabile dell'Associazione "Virtus Italia Onlus - Consorzio di solidarietà sociale" di Roma sono finiti in carcere con l'accusa di aver indotto i minori a fuggire nella notte dalla struttura nella quali li ospitavano

Roma, 16 arresti al centro accoglienza che lasciava fuggire i minori

Il presidente e il responsabile dell'Associazione "Virtus Italia Onlus - Consorzio di solidarietà sociale" di Roma sono finiti in carcere con l'accusa di aver indotto i minori a fuggire nella notte dalla struttura nella quali li ospitavano.

Una maxi operazione coordinata dalla Procura di Roma che ha condotto agli arresti domiciliari anche altre 14 persone e 6 hanno avuto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, tra cui il vicepresidente del centro primissima accoglienza per minori non accompagnati, sito in via Maria Annibale di Francia. Secondo le indagini partite nel 2016 ragazzi di 14 anni ma anche bambini di età inferiore ai 10 anni venivano abbandonati in tarda notte con l'evidente rischio di essere sottoposti a gravi pericoli per la loro incolumità, secondo forme e modalità ben organizzate e pianificate.

"Ci accusano di non tenerli d’occhio, motivo per il quale scappano, ma non è così. Le nostre strutture essendo di natura sociale non possono per legge trattenere con la forza i minori, in quanto la maggior parte di queste ragazzine, ma anche ragazzi, hanno una famiglia a cui tornare", aveva detto il presidente Enrico Sanchi dopo un'inchiesta pubblicata dal Tempo nel 2017 in cui si analizzavano, appunto, il tema delle 'sparizioni facili' . “Calcoli – spiegava il presidente della Virtus Italia Onlus - che la nostra struttura come da autorizzazione, può ospitare al massimo 30 minori che è il numero complessivo di quelli che possiamo accogliere fra minori rom e minori stranieri. Noi gli parliamo, cerchiamo con il nostro staff di capire come riuscire ad aiutarli, ma basta un attimo che siamo impegnati con altri, che lesti prendono la via di fuga. Abbiamo persino alzato il muro di cinta per evitare che scavalchino e scappino facilmente. E, ironia della sorte ci hanno anche fatto un richiamo per questo. Come per via deci hanno anche fatto un richiamo per questo. Come per via del cancello che per lo stesso motivo teniamo chiuso”. E, poi, concludeva: “Sui minori rom che ci arrivano noi possiamo accoglierli, rifocillarli, ma trattenerli, no.

E non lo dico io, ma una circolare del Questore D’Angelo del 12 giugno del 2015 che dice specificatamente, quando se ne sa la provenienza, di evitare di portarli al CPA, ma di trattenerli nei commissariati per proseguire le indagini".

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