Roma, 30enne stalkerata dall’anziana vicina di casa

La donna è finita a processo per aver reso impossibile la vita della giovane. La insultava dal pianerottolo

Roma, 30enne stalkerata dall’anziana vicina di casa

A Roma una trentenne è stata presa di mira da un’anziana vicina di casa. La giovane si era da poco trasferita nel palazzo dove viveva anche la sua persecutrice, situato in via Braccio da Montone, nel quartiere Pigneto. Quello che ha dovuto subire, come riportato da Il Messaggero, ha dell’incredibile. Insulti, intimidazioni, perfino bastonate alle finestre e alla porta d’ingresso in piena notte. Alla fine l’anziana è stata trascinata in tribunale, perché accusata di stalking, ed è finita a processo davanti al pubblico ministero Raimondo Orrù.

La 30enne si era appena trasferita

Secondo quanto appurato per il momento dagli inquirenti la sua violenza nei confronti della 30enne non avrebbe motivi reali. I fatti sarebbero iniziati nel 2015 e proseguiti fino a giugno del 2017. La giovane si era trasferita da poco nel condominio poco distante dalla metropolitana e quasi subito erano iniziati i problemi con l’anziana vicina. Gli altri condomini avevano invece accolto la nuova arrivata nel migliore dei modi. Tutti tranne una: la 70enne che si era ripromessa di mandare via la poveretta in brevissimo tempo. Già il primo giorno si capiva che non era proprio felice del suo arrivo nella palazzina: “Tu da questa zona te ne devi andare subito”. Queste parole erano state pronunciate quando ancora la donna stava aprendo scatoloni e valigie per prendere possesso del nuovo appartamento.

Nel capo di imputazione si legge che la vittima non aveva potuto neanche fare entrare i tecnici nel condominio per farsi installare la televisione e la linea telefonica. Come annotato dal pubblico ministero per questo motivo l’antenna era rimasta staccata “per molto tempo”. Ma quello era solo l’inizio. Secondo l’accusa nel giugno del 2017 l’anziana avrebbe colpito ripetutamente la porta d’ingresso e le finestre dell’appartamento della vittima, utilizzando un bastone di legno. Quando aveva finito di lavorare la 30enne aveva deciso di barricarsi nell’appartamento e non mettere il naso fuori di casa.

L'anziana: "Ti muro la porta"

Aveva persino provato a lasciare sempre la luce accesa, anche quando non era nell’abitazione, sperando che la stalker rinunciasse così ad aggredirla. E invece quando la 70enne si accorgeva che la sua tanto odiata vicina era in casa le urlava insulti dal pianerottolo. Ecco alcune delle frasi dette dall’imputata che sono state riportate nel capo di imputazione: “Cretina, maledetta, tu qui non ci puoi stare”; “Non hai ancora capito, questa casa è abusiva”; “Ti mando via con le cattive”; “Ti muro la porta con le tavole”; “Mi hai rotto”; “Ti faccio vedere io”.

Secondo la Procura, l’anziana avrebbe anche gettato dei rifiuti davanti alla porta d'ingresso dell'abitazione della 30enne. Come si legge dagli atti, si tratterebbe di stalking “perché con reiterate condotte di molestie l'imputata provocava alla vittima un perdurante stato d'ansia, ingenerando nella stessa un fondato timore per la propria incolumità e per quella delle persone vicine”.

Inoltre, per l’accusa l’anziana avrebbe costretto “la persona offesa a modificare gli orari di vita abituali”. Sembra infatti che la poveretta uscisse di casa solo quando era certa di non incontrare la sua carnefice e non avrebbe neanche mai invitato nessuno nel suo appartamento.

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