Così i ladri svaligiano le case e la fanno franca

I malviventi in questione sono incensurati e per questo riescono a farla franca. I quartieri presi di mira dalle bande: Flaminio, Parioli, Monteverde ma anche Appio e Centocelle

Così i ladri svaligiano le case e la fanno franca

A Roma ci mancavano solo le bande di ladri georgiani. Si tratta di malviventi che il più delle volte riescono a farla franca, perché non schedati e quindi difficili da individuare. Praticamente sono imprendibili e passano da un appartamento all’altro svuotandolo.

Roma svaligiata da ladri georgiani

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, arriverebbero nella Capitale da altre città italiane. Qui avrebbero alcuni connazionali che li ospitano per il tempo del lavoro da compiere. I quartieri maggiormente presi di mira sono: Flaminio, Parioli, Monteverde ma non disdegnano anche Appio e Centocelle. Il periodo di maggior lavoro per i ladri in trasferta è stato quello di Ferragosto. Una volta fatti i colpi, le bande lasciano Roma e fanno ritorno nelle loro città sparse per il paese, raggiungendo Milano, Torino, Firenze o Bari. Anche perché, c’è da dire, che anche per i ladri il lockdown non è stato renumerativo. Tutti eravamo chiusi in casa e svaligiare appartamenti in quei mesi era impensabile. Con le forze dell’ordine che pattugliavano giorno e notte le strade cittadine in cerca di inadempienti alle regole anti-covid.

Riuscire ad arrestare i componenti di queste bande di georgiani non è affatto facile. Usano infatti cellulari vecchi, quindi senza Gps, e sono tutti incensurati, ovvero non schedati e sconosciuti alla polizia. Anche trovare loro tracce biologiche o impronte digitali non è d’aiuto, visto che non rientrano nelle banche dati. Le ormai note chiavi bulgare e quelle inglesi a tubo sono gli strumenti più utilizzati per i colpi messi in atto negli appartamenti romani. Con queste riescono infatti a scardinare i cilindri delle porte blindate.

A 'scuola' per imparare il mestiere

Secondo quanto emerso dalle indagini delle forze dell’ordine, queste bande darebbero anche lezioni ai propri alunni su come introdursi nelle case. Una vera e propria scuola di ladri. Non è detto però che gli insegnanti siano stranieri. A Roma c’è un signore sui cinquant’anni di Selva Candida, zona situata a nord-ovest di Roma, all'esterno del Grande Raccordo Anulare, che al suo attivo ha ben 15 anni di furti e che solo recentemente è finito dietro le sbarre. Sembra che fosse proprio uno dei docenti che dietro compenso insegnava il mestieri agli adepti. Vi sarebbe alle spalle di tanti furti proprio una organizzazione, ben strutturata con a capo una o più persone. I nuovi ladri vengono ingaggiati all’estero, una volta arrivati in Italia vengono ospitati da connazionali o italiani del giro, ed eventualmente istruiti sul lavoro da fare. Spesso si tratta di furti su commissione.

Nonostante la Procura di Roma sia zeppa di informazioni su di loro, riuscire a mettergli le manette è alquanto difficile. Sono furbi e hanno studiato bene come mettere i bastoni tra le ruote alle forze dell’ordine che hanno alle calcagna. Le schede telefoniche che utilizzano sono intestate a persone inesistenti o che non c’entrano nulla. Non è complicato acquistarne illegalmente qualcuna vicino alla stazione Termini.

Secondo quanto diffuso dal Viminale, le zone della Capitale maggiormente a rischio sono quelle del Centro storico (+ 15 per cento), ma anche nel V e XI municipio (entrambi +11%), nel XII (+10%) e in zona Aurelia (+6%). E le percentuali nei prossimi giorni potrebbero aumentare: molti di coloro che rientreranno nelle loro abitazioni dalle vacanze estive avranno una spiacevole sorpresa.

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