Roma, bruciano i cassonetti: si cerca piromane

Decine i cassonetti incendiati negli ultimi giorni nelle zone di Pietralata e Monti Tiburtini, quadrante nord est della capitale. Danneggiate auto in sosta

Roma, bruciano i cassonetti: si cerca piromane

Roma va a fuoco. Tiburtino sotto attacco. Sono decine i cassonetti incendiati da uno o più piromani fra le zone di Pietralata e Monti Tiburtini, nell’area nord est della capitale. Diversi gli incendi appiccati con le fiamme che hanno danneggiato anche alcune auto che si trovavano in sosta vicino i contenitori andati a fuoco. Fatti di cronaca tremendi che oramai sono all’ordine del giorno. Lo scrive Roma Today.

Stanotte l’ultimo blitz dell’incendiario che ha preso di mira tre diverse strade che si trovano a poche centinaia di metri di distanza l’una dall’altra. La prima chiamata ai vigili del fuoco e alla polizia poco dopo le 5:30 del 4 dicembre in via Olindo Malagoti. Qui il piromane ha dato fuoco a due cassonetti con le fiamme che hanno poi danneggiato gravemente un’auto in sosta vicino e altre due vetture parcheggiate sulla strada. Intervenuti sul posto, i pompieri e gli agenti di polizia hanno ricevuto nel volgere di breve una seconda chiamata per incendio, sempre di cassonetti, in via Giuseppe Marcotti, poco dopo il terzo rogo, nella vicina via Eugenio Checchi, dove i vigili del fuoco hanno spento quattro cassonetti in fiamme.

Quella dei cassonetti incendiati è una pratica che ricorre nel tempo. Già in piena estate era emergenza. Ancora roghi a Roma, scrivevamo qui sul Giornale.it lo scorso giugno, quando era sempre più lenta la raccolta di rifiuti. Di conseguenza, diversi quartieri presentavano bidoni stracolmi di immondizia. Gli ultimi due roghi si sono verificati presso zona Portuense, a poca distanza l’uno dall’altro. Due cassonetti di rifiuti sono andati a fuoco in via Gandoglio e altri due incendi sono stati segnalati in via dei Colli Portuensi. Un’auto in sosta è stata lievemente danneggiata. Presenti sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia Eur.

La causa degli incendi è da accertare. Episodi analoghi si sono succeduti in altre zone della città nei giorni precedenti. Uno dei più violenti è stato sicuramente quello verificatosi fra Portonaccio e Labicano. La mappa dei cassonetti incendiati si allarga sempre di più. Le zone colpite finora sono state: Primavalle, Prenestino, Colli Portuensi, Garbatella e Tor Bella Monaca. Pericolo reale di tali episodi è l’aria velenosa che si sprigiona dai rifiuti incendiati. A ribadirlo è stata Alessandra Brandimarte, del Servizio igiene e sanità pubblica dell’Asl Rm/1.

Come se questo non bastasse, a causa degli alti picchi di caldo torrido, i rifiuti rischiano di prendere fuoco da soli all’interno dei cassonetti.

L’esperta, intervistata da AdnKronos, aveva spiegato: “C’è sia il rischio di autocombustione, perché non si sa mai quale tipo di rifiuti sia presente nei cassonetti e se sia infiammabile, soprattutto con le altissime temperature di questi giorni”. Da non sottovalutare, inoltre, i gesti volontari da parte dei cittadini romani stanchi e fortemente infastiditi per l’abbondante presenza di immondizia sulle strade.

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