Roma, rom finge di fermarsi all'alt della polizia ma poi investe l'agente

Ha fatto finta di fermarsi dopo un inseguimento, ma appena i poliziotti sono scesi dall'auto ha premuto l'acceleratore investendo uno di loro. Ora il ragazzo, un rom di 30 anni, è accusato di tentato omicidio

Roma, rom finge di fermarsi all'alt della polizia ma poi investe l'agente

Il piano della serata era quello di entrare in uno o più appartamenti. In macchina c’era tutto l’armamentario per introdursi all'interno delle abitazioni: dai cacciaviti alle tessere per forzare le porte. In tasca qualche grammo di hashish e cocaina per affrontare la nottata.

A rovinare il programma, però, è stata una volante della polizia che ha notato tre ragazzi rom che sfrecciavano a bordo di una Fiat Punto per le vie della periferia Est della Capitale. L’auto delle forze dell’ordine ha acceso i lampeggianti intimando loro di fermarsi. Ma invece di rispettare l’alt il conducente ha premuto il piede sull’acceleratore. È partito così l’inseguimento su via di Lunghezza. La scena sembra quella di un film d’azione: gli agenti tallonano l’auto, i nomadi urtano quella della Polizia per convincere gli agenti a desistere.

I tre però sono braccati, così l’autista decide di tirare il freno a mano. I poliziotti scendono per effettuare il controllo, ma appena uno di loro fa per avvicinarsi il ragazzo alla guida dà improvvisamente gas e lo travolge. L’agente, ferito ad una gamba, non perde la lucidità: si gira e spara alle gomme dell’automobile che finisce così la sua corsa qualche metro più avanti.

Per i malintenzionati, a quel punto, non c’è stata

altra scelta che quella di costituirsi. Ora il trentenne alla guida è accusato di tentato omicidio e assieme agli altri due dovrà rispondere di possesso di droga ed oggetti atti allo scasso.

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