I grillini insistono. Sarà l'esercito a tappare le buche di Roma, almeno secondo quanto prevede la bozza del maxiemendamento alla manovra che il governo sta per presentare.
La norma, dichiarata inammissibile dalla Commissione Bilancio del Senato, rientra dalla 'finestra' in una versione rivista e correta che prevede comunque l'impiego dell'esercito dettato dalla situazione di emergenza in cui versano le strade della Capitale. "Al fine di fronteggiare l'emergenza della sicurezza stradale si legge nel testo - è autorizzata l'assegnazione a Roma Capitale di una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l'anno 2019 e a 20 milioni di euro per l'anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguirsi con il concorso del Ministero della Difesa, attraverso l'Arma del Genio dell'Esercito Italiano, per la realizzazione degli interventi di ripristino". Viene, inoltre, concessa una spesa di 15 milioni di euro per il triennio 2019-2020-2021, pari a 5 milioni all'anno per l'acquisto dei macchinari utili al ripristino delle piattaforme stradali.
Intanto Cristiano Davoli, presidente del"Associazione "Tappami", intervistato dall'Adnkronos, dichiara:"La situazione delle buche a Roma è drammatica, basta andare in giro per la città, è sotto gli occhi di tutti. Noi ribadiamo di essere a disposizione del Comune di Roma per fornirgli la nostra assistenza. In tre anni abbiamo tappato oltre 5mila buche perciò il nostro progetto è funzionante.
Abbiamo proposto anche un albo di volontari". E aggiunge: "La situazione va risolta in qualsiasi modo e al più presto perché è a rischio la vita delle persone -prosegue- per noi qualsiasi aiuto va bene, anche quello dell'esercito".
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