Lo avevamo detto, e scritto, a ottobre non appena il sindaco Gualtieri era subentrato alla Raggi: rivoluzione sui parcheggi con importanti aumenti sulle strisce blu. Lì per lì il primo cittadino della Capitale aveva smentito ma i fatti ci danno tristemente ragione qualche mese dopo. È stato infatti votato e approvato un maxi emendamento al Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) con importanti modifiche che avverranno nel prossimo futuro.
Tre euro l'ora in Centro
In sostanza, addio alle strisce bianche in Centro (attualmente circa 16.800), aumenteranno i parcheggi contrassegnati dalle strisce blu (da 70mila a 100mila) ma, quel che conta di più, riguarda le cifre del salasso: fino a 3 euro ogni ora per la sosta. Il nuovo Piano, infatti, prevede che sia "necessario e opportuno articolare le tariffe in maniera progressiva rispetto alla distanza dal centro Città". In che modo? L'attuale Pgtu (Piano Generale del Traffico Urbano) dà la possibilità di applicare tariffe orarie "fino a un massimo di 3 euro, sia per la zona 1 (ambito del Centro Storico racchiuso dalle Mura Aureliane) che per la zona 2 (“anello ferroviario”, per la maggior parte classificata “Città Storica” dal Prg)".
In soldoni, è proprio il caso di dirlo, il Centro di Roma sarà un salasso a cielo aperto con le tariffe urbane più care d'Italia e non solo. Come detto, poi, dovrebbero sparire tutti i parcheggi bianchi dai quartieri più centrali nonostante più volte, in passato, la Cassazione abbia ritenuto illegittime (per la violazione dell'articolo 7 del Codice della strada) tutte le delibere comunali che "istituiscono parcheggi a pagamento senza che su parte della stessa area o su altra nelle immediate vicinanze siano riservati spazi adeguati destinati alla libera sosta".
"Città piegata su se stessa"
È stato subito respinto l'emendamento presentato dai consiglieri di Fratelli d'Italia per chiedere di cancellare il paragrafo in questione. "Possiamo lasciare questa parte in un momento in cui avremo la metropolitana che chiuderà alle 21, in un momento in cui abbiamo gli autobus che si rompono? Nelle condizioni in cui versa il trasporto pubblico e con una città piegata su sé stessa, possiamo prevedere una tariffazione dei parcheggi fino a 3 euro?", ha spiegato in aula il consigliere Lavinia Mennuni. Già a dicembre, in un'intervista rilasciata a Fanpage, l'assessore Patanè non aveva mai nascosto la volontà di aumentare i prezzi dei parcheggi a pagamento: come avevamo scritto al Giornale.it, da 70mila si vuole arrivare almeno a 100mila. Patané, però, motiva i futuri aumenti delle strisce blu non per fare cassa, "ma servono a ordinare la sosta su strada e a garantire la rotazione dei veicoli".
Gli aumenti "mascherati"
Cosa significa rotazione? In pratica, si vogliono scoraggiare gli automobilisti a lasciare la propria auto per un lungo periodo e incentivare maggiormente l'uso dei mezzi a discapito delle proprie auto private. "Quando la giunta Alemanno cancellò 16mila strisce blu e le trasformò in bianche, Atac perse 4 milioni di bigliettazione. Quindi aumentare le strisce blu e arrivare a 100mila stalli avrà tante conseguenze positive, sulla sosta, ma anche sul trasporto pubblico e sul disincentivo all'utilizzo dell'automobile privata", aveva sottolineato l'assessore. In pratica, quindi, fare cassa, nonostante abbia provato in tutti i modi di dire il contrario.
"Non c'è alcun aumento in programma - aggiunse - È evidente, tuttavia, che in una zona in cui c'è maggiore rotazione, perché c'è maggiore attrazione, questa rotazione può essere incentivata solo ed esclusivamente se viene ritoccato il prezzo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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