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La festa, poi la violenza: l'orrore del branco di nordafricani sulla ragazzina

La giovane era stata invitata da un'amica per un party a base di musica e alcol. I cinque, di cui due minorenni, l'avrebbero violentata quando era sotto gli effetti dell'alcol e incapace di difendersi. La denuncia solo nei giorni seguenti

La festa, poi la violenza: l'orrore del branco di nordafricani sulla ragazzina

L’accusa è di aver violentato una studentessa di 16 anni dopo una festa a base di alcolici in una casa del quartiere San Paolo di Roma. Le indagini puntano su 5 ragazzi, tre maggiorenni e due minorenni, tutti romani di origine nordafricana. Nei guai anche un’amica della vittima, accusata di favoreggiamento.La procura di Roma ha chiuso le indagini proprio in questi giorni.

Un party con fiumi di alcol e poi la violenza sessuale

La vicenda risale al febbraio del 2021, come racconta Repubblica. Tutto si svolge in un appartamento del quartiere San Paolo. La 16enne accetta l’invito di una amica poco più grande per una festa in casa sua. Lì trova 5 ragazzi, tre poco più che maggiorenni e due minorenni. La festa si svolge, inizialmente, in modo tranquillo. La comitiva mangia e beve. Forse però gli alcolici che girano sono tanti, troppi. Vino, birra, superalcolici. La 16enne beve come gli altri, da quanto ricostruito dagli inquirenti, nessuno la costringe. Poi tutti ballano, la musica si alza. Da lì a strusciamenti e toccamenti è un attimo. Poi però i cinque si fanno sempre più insistenti. E dal racconto della 16enne, raccolto dagli agenti della Squadra mobile, la violenteranno a turno.

Il ritorno a casa e poi la denuncia

La giovane ha raccontato alla polizia che inizialmente non si è resa conto della violenza subita. I fumi dell’alcol erano tali da non renderla lucida. Sarà la madre ad accorgersi che qualcosa non va. La ragazza dormiva, e sul corpo aveva diversi lividi. La ragazza racconta la serata appena trascorsa e poi va al pronto soccorso. Dopo il referto, parte l’inchiesta. Che ora s’è chiusa, almeno per i maggiorenni. Che rischiano un processo per violenza sessuale. Pericolosa anche la posizione dell’amica: secondo gli inquirenti avrebbe agevolato i presunti violentatori e dunque la sospettano di favoreggiamento. Negli atti emerge infatti un sms che l'amica scrive alla 16enne chiedendole “Ti sei divertita ieri sera?”. La studentessa, che già aveva sporto denuncia, forse per non destare sospetti, risponde “Avoja”.

Per i minori, invece, l’inchiesta deve ancora chiudersi. Gli avvocati degli indagati respingono le accuse e sono convinti di poter dimotrare l'estraneità ai fatti dei loro assistiti, ricostruendo come siano andate davvero le cose quella sera.

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