Zuffa in Vaticano, 8 promoter del Bangladesh denunciati per rissa

Otto promoter del Bangladesh se le sono date di santa ragione a due passi dai Musei Vaticani. All'origine del litigio la competizione per procacciarsi cilenti a cui vendere i biglietti d'ingresso per la mostra

Zuffa in Vaticano, 8 promoter del Bangladesh denunciati per rissa

A piedi oppure a bordo degli ormai iconici monopattini elettrici, ogni giorno, uno sciame di bengalesi presidia le bellezze della Capitale. Non si tratta più solo dei classici vucumprà con rose e braccialetti, ma di una specie di intermediari all’ingrosso che promuovono visite guidate all’interno dei luoghi di interesse, per conto di sedicenti agenzie turistiche. La sola regola che vige nel grande suk romano è quella della sopravvivenza.

Ma la necessità di accaparrarsi più clientela possibile, per guadagnare magre percentuali su ogni vendita, rende la concorrenza selvaggia. E così può anche capitare che si venga alle mani. Proprio come è successo stamani in viale Vaticano, a due passi dall’ingresso dei Musei Vaticani, dove otto cittadini del Bangladesh se le sono date di santa ragione. Ognuno accampava sull’altro il diritto di aver intercettato per primo un gruppo di turisti.

Una rissa senza esclusione di colpi, nel corso della quale, i duellanti, hanno preso a lanciarsi tutto quello che avevano per le mani. Sono volate ombrellate, qualcuno ha utilizzato i voucher per schermarsi dai fendenti, e la mischia è andata avanti a suon di pugni e spintoni.

Questo finché non sono intervenuti i carabinieri della Stazione Roma San Pietro a sedare la zuffa. Gli otto esagitati, di età compresa tra i 24 ed i 43 anni, sono stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria ed uno di loro, per le contusioni riportate, è stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito.

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