Roma - Sarebbero almeno 29 i decessi registrati tra le donne in seguito all’utilizzo della pillola abortiva RU486 secondo dati dell’azienda Exelgyn. Tale dato "non risulta però nei verbali del comitato tecnico scientifico dell’Aifa nè dell’Autorità europea per i farmaci Emea", conferma il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella. Oggi l’Aifa valuterà l’immissione in commercio in Italia della pillola abortiva. Ma il via libera non è scontato.
I casi di decesso Per l’utilizzo della Ru486, ha quindi spiegato il sottosegretario, "c’è per ora una situazione a macchia di leopardo e solo in alcune regioni si adotta la pillola abortiva sulla base di protocolli regionali, e non con un protocollo autorizzato dall’Aifa". Non c’è dunque una rilevazione statistica e si tratta, ha aggiunto, "di casi di utilizzo limitati.
Dal prossimo anno - ha quindi annunciato Roccella - metteremo in atto un’indagine statistica specifica". "Personalmente - ha aggiunto Roccella - sono molto perplessa sull’utilizzo della pillola abortiva Ru486, poiché penso che persistano delle zone d’ombra sulla sicurezza di questo farmaco".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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