Kabul - L’impegno italiano in Afghanistan è elevato, elevatissimo, e la tendenza dell'Italia è quella di non aumentarlo. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa a Kabul dove è in visita al nostro contingente che opera nell’ambito della missione Isaf, chiarisce la strategia del governo. E intanto, La Russa annuncia che i 500 militari inviati per le elezioni entro Natale verranno rimpatriati e il contingente passerà dunque da 3300 militari a 2700. Dalla capitala afghana partiranno i 500 paracadutisti del 186.mo Reggimento Folgore che hanno ultimato il loro periodo di impegno. Questi militari saranno sostituiti con lo stesso numero non a Kabul ma ad Herat.
"Io sono d’accordo con il comandante della missione Isaf e con chi ritiene che servano più militari stranieri in Afghanistan", ha aggiunto La Russa. "Ma questo non significa che debbano essere militari italiani". "Noi - ha ribadito - facciamo già la nostra parte e siamo tra i principali contributori. Credo che un maggiore sforzo dei paesi di minore contribuzione e di quelli che non sono presenti i questo teatro operativo sarebbe opportuno".
"Quello che avverrà dopo la presentazione del rapporto del comandante della missione Nato, lo vedremo: sicuramente - ha ripetuto La Russa - l’Italia è protagonista anche nella decisione e quindi contribuiremo a valutare le opportunità migliori affinchè il processo di 'afganizzazione', cioè di dare al legittimo governo afgano la possibilità di contrastare da solo il terrorismo, si acceleri. Con i 500 uomini inviati di rinforzo per le elezioni e che torneranno a casa entro l’anno, il contingente italiano - ha detto il ministro - si assesterà intorno ai 2700-2800 uomini, che verranno concentrati tutti nella regione ovest, dove attualmente il rapporto tra numero di militari e popolazione è il più basso di tutto l’Afghanistan e dove, dunque, è necessario un incremento. Anche il contingente spagnolo schierato in quell’area aumenterà di numero".
L’incremento dei militari italiani nella regione ovest, sempre nell’ambito del numero complessivo autorizzato dal parlamento, "renderà più agevole il compito dei nostri uomini che devono controllare un quarto di tutto l’ Afghanistan, praticamente come tutta l’Italia del nord - ha concluso il ministro -.
Un compito che è sempre più difficile proprio perchè stiamo snidando i terroristi, che subiscono una pressione sempre maggiore da parte del contingente internazionale e quindi sono portati a reagire in maniera più forte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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