S. Pietro Lo Stato Città del Vaticano compie 80 anni e si autocelebra

Lo Stato della Città del Vaticano celebra gli 80 anni dalla fondazione con la mostra «1929-2009» ospitata fino al 10 maggio nel Braccio di Carlo Magno. Promossa dal governatorato, sponsor l’Acea, curata da Barbara Jatta, è accompagnata da un catalogo edito dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, un vero e proprio saggio storico sul periodo. Una mostra celebrativa che raccoglie antiche piante, monete, fotografie, paramenti sacri, opere d’arte, macchine d’epoca provenienti dalle collezioni vaticane, salvo alcuni pezzi prestati dall’Archivio di Stato di Torino e dall’Archivio Pacelli. Ammiratissimi la Citroen degli anni Venti con sedile a trono targata SCV 5, il modellino funzionante della prima locomotiva arrivata alla stazione di San Pietro e le apparecchiature costruite e utilizzate da Marconi per l’inaugurazione della Radio Vaticana il 12 febbraio del ’31. Apre la mostra un grande plastico in legno di betulla della Città com’è oggi. La chiude una nuova pianta prospettica stampata in 330 esemplari, immagine simbolica del Vaticano nel XXI secolo come lo fu la carta di Tealdy nel’29. L’esposizione racconta la formazione del piccolo Stato che misura solo 44 ettari di superficie. Dalla storia del «Vaticano prima del ’29», alla figura e all’opera di Pio XI, il papa costruttore, vera anima dello Stato, al modo in cui si giunse dopo complesse trattative ai Patti lateranensi (trattato e concordato), sottoscritti nel Palazzo del Laterano l’11 febbraio del ’29 da Mussolini capo del governo italiano e dal segretario di Stato cardinal Gasparri. In mostra il servizio da scrivania, le sedie autentiche in palissandro, foto della firma dell’accordo che poneva fine alla “Questione Romana” e fra i documenti per la prima volta l’originale del Trattato conservato nell’Archivio Segreto Vaticano. Nucleo centrale dell’esposizione “La costruzione dello Stato”, ovvero la creazione di strutture, infrastrutture e servizi. Istituita una commissione dei lavori pubblici che si doveva occupare anzitutto dei confini dello Stato, dal ’29 al ’34 vengono realizzati il Palazzo del Governatorato, la stazione ferroviaria, le Poste, tre nuovi ingressi ai sacri palazzi, la stazione radio, i servizi, la zona industriale e la residenza estiva di Castelgandolfo. Una città nuova progettata dall’architetto Giuseppe Momo e realizzata dall’impresa Castelli. Un grosso problema fu costituito dall’ingresso ai Musei.

Per non passare all’interno dello Stato, Momo aprì una porta nelle mura di Gregorio XVI e per superare il dislivello, con uno scavo a forma di cono rovesciato, realizzò una doppia spirale per la discesa e la salita dei visitatori.
Piazza San Pietro Braccio di Carlo Magno. Orario: tutti i giorni 10-18, il mercoledì dalle 13 alle 18. Ingresso gratuito. Informazioni 06-69882060 e www.vaticanstate.va

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