A cento anni dalla sua costruzione, la galleria del corso si rifà il look. Si tratta della galleria meno conosciuta, ma non meno prestigiosa con tetto di vetro e acciaio, come la galleria Vittorio Emanuele , che collega corso Vittorio Emanuele con piazza Beccaria. Un intervento costato circa 8 milioni di euro e sostenuto interamente dai privati.
I lavori, realizzati dall'impresa Trivella Srl, hanno interessato 16mila metri quadrati di facciate, il cui restyling è partito nel 2016 dall'Hotel Ambasciatori, quelle esterne del condominio Excelsior (lato piazza Beccaria), a seguire i lavori sulle facciate interne di tutti i palazzi che compongono il Supercondominio che si affaccia sul passaggio coperto. Restaurati anche 1.400 metri quadrati di pavimentazione, con il consolidamento della soletta e la copertura in ferro e vetro dell'ottagono centrale. Squadre di restauratori hanno dato nuova vita a intonaci decorativi e marmi. La sfida più grande è stata quella del restauro delle copertura in ferro e vetro dove sono stati sostituiti 1.420 vetri diversi per dimensione e disegno.
«L'intervento è nato nel 2012 e i primi lavori sono stati realizzati su una parte delle facciate nel 2016 - ha spiegato Virginio Trivella, titolare dell'omonima impresa -, dal 2019 al 2023 è stato fatto tutto ciò che mancava con il restauro della pavimentazione, con un consolidamento statico, perché versava in condizioni critiche. La copertura è stata sostituita perché la vetratura era opaca e pericolosa con vetri rotti che rischiavano di cadere».
Ora la sfida è di preservare la Galleria dopo i lavori come ha spiegato il sindaco: «Ringrazio i privati che hanno sostenuto i costi - ha commentato Sala -. Adesso dobbiamo lavorare per mantenere la galleria a posto, mi hanno segnalato due problemi. La pavimentazione è fragile quindi è chiaro che il passaggio di mezzi può creare problemi, come un mezzo di soccorso o di polizia». L'altra questione è quella relativa al degrado notturno con senzatetto che dormono lì la notte. «La sicurezza va gestita anche con le telecamere», ha osservato Sala secondo cui l'amministrazione dovrà mettere in campo diverse modalità di controllo della zona. Tradotto: telecamere, illuminazione e «ronde» notturne dei vigili per allontanare i clochard che bivaccano sotto la volta di vetro e ferro. E ci risiamo: il sindaco che ha fatto delle periferie il suo cavallo di battaglia si trova a concentrarsi sul centro più esclusivo. Con buona pace degli esclusi e degli emarginati che verranno allontanati dai ghisa perché rovinano l'immagine luccicante di marmi e stucchi.
«Dopo 7 anni alla guida della città - attacca l'ex vicesindaco e vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Riccardo De Corato - Sala si è accorto di quanto siano importanti le telecamere e la presenza delle forze dell'ordine.
Dal 2016 ad oggi si sono verificati stupri, violenze, aggressioni, furti e solo questa mattina, Sala si è risvegliato da un lungo sonno. Troppo tardi, però. Milano è totalmente insicura, non a caso il Sole24Ore l'ha classificata come la città italiana più pericolosa».
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