Stagione di vacanze, alla tintarella non si rinuncia, anche se è meno di moda di qualche anno fa. Ma quali precauzioni adottare per evitare i pericoli di unesposizione incontrollata? E non solo per lepidermide. Labbronzatura come una prima risposta della pelle alle radiazioni ultraviolette, ma anche la manifestazione di un danno, secondo il dottor Alcide Di Sarra dellEnea. Per non parlare di tumori, rischi per gli occhi, Dna, sistema immunitario. Una cosa seria se lOrganizzazione Mondiale della Sanità ha introdotto lindice UV, da 0 a 12, per quantificare i flussi di radiazione ultravioletta in relazione agli effetti sulluomo. Alla nostra latitudine, in estate e nelle ore calde della giornata si raggiungono valori assai pericolosi (8 e oltre). Bisogna fare attenzione al mare e in alta quota perché la radiazione aumenta col diminuire della latitudine e con la quota, soprattutto nelle zone innevate. È bene saperlo e proteggersi coprendosi di più, utilizzando creme e occhiali. Da qui limportanza di un sistema di rilevamento e dinformazione sulle conseguenze.
Cè una micro stazione meteorologica sul terrazzo della sede di via Boncompagni dellArpa, lagenzia regionale dellambiente. «Lunica stazione fissa esistente» dice Roberto Sozzi responsabile Arpa per la qualità dellaria. Accanto alla postazione per misurare i principali inquinanti chimici, biossido di azoto, ozono, le micidiali polveri sottili, ci sono un pluviometro, un anemometro che «ogni centesimo di secondo calcola la combinazione dellaria, la sua fluttuazione e turbolenza» e dal 29 maggio un radiometro, uno strumento che ogni minuto e mezzo durante il periodo di luce rileva la radiazione ultravioletta, da cui ci protegge il sottile e prezioso strato dellozono. Si tratta di unapparecchiatura sperimentata nelle due basi in Antartide dellEnea e adeguata allambiente urbano, spiega il dottor Salvatore Castiglione. Unaltra sarà posizionata in un centro della costa. Il progetto potrebbe essere esteso a tutta Italia in modo da disporre di una rete omogenea e di dati confrontabili, secondo gli intendimenti dellISPRA (istituto di ricerche ambientali) che ha creato un apposito gruppo di lavoro.
I dati sui raggi ultravioletti interessano lArpa sotto il profilo ambientale dice il commissario Corrado Carrubba, ma saranno a disposizione dellautorità sanitaria per i problemi legati alla salute e pubblici come avviene per quelli delle centraline sul traffico.
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