Seguire una delle diverse diete proteiche in circolazione, ovvero un piano alimentare a basso contenuto di carboidrati e proteine, potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiache anche mortali. Lo rivela un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista Circulation: Heart Failure dell'American Heart Association.
Analizzando le informazioni alimentari di oltre 2.400 uomini di età compresa fra i 42 e i 60 anni, che non seguivano una tipologia particolare di alimentazione, è stato scoperto che nell'arco di 22 anni chi ha mangiato più proteine ha avuto una probabilità maggiore del 33% di sviluppare insufficienze cardiache rispetto alle persone che ne hanno assunte meno.
A fare la differenza è anche, e soprattutto, il tipo di proteina consumata: si apprende infatti che il rischio era del 43% più alto in coloro i quali hanno mangiato troppe proteine animali, del 48% maggiore per quelle derivanti dal latte e del 17% in più per quelle vegetali. Solo le proteine del pesce e delle uova non sono state associate all'aumento della possibilità di avere prima o poi problematiche al cuore, hanno detto i ricercatori.
Lo studio in questione è uno dei primi a esaminare il legame tra diete ad alto contenuto proteico e insufficienza cardiaca, una condizione in cui il muscolo cardiaco non riesce a pompare sangue a sufficienza per soddisfare le normali richieste del corpo.
Saranno necessari ulteriori ricerche su più popolazioni per confermare una simile associazione, ma sembra che se un tipo di alimentazione restrittiva come questo possa aiutare nel dimagrimento, dall'altra parte sembra impossibile chiarirne gli effetti negativi che potrebbe avere sul cuore e sulla salute in generale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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