Anemia sideropenica, quali sono i sintomi?

Colpisce prevalentemente il sesso femminile, in particolare le donne in dolce attesa

Anemia sideropenica, quali sono i sintomi?

La sua incidenza nei Paesi maggiormente sviluppati è del 3% tra gli uomini adulti, del 20% tra le donne e del 50% tra le donne in stato interessante. Tali percentuali salgono in maniera esponenziale in alcune zone dell'Africa e dell'Asia, dove i più frequenti responsabili della malattia sono i parassiti intestinali. A qualsiasi latitudine, comunque, è il sesso femminile ad esserne maggiormente colpito, in particolar modo durante l'adolescenza e dopo i 30 anni. Con il termine anemia sideropenica si intende una condizione per cui il valore dell'emoglobina (la proteina globulare che trasporta l'ossigeno nel sangue) è inferiore ai 14 g/dl nell'uomo, ai 12 g/dl nella donna e agli 11 g/dl nella donna gravida. Tra le numerose cause di anemia, la più comune è proprio la carenza di ferro.

L'anemia sideropenica può essere l'esito di un apporto o di un assorbimento inadeguato, di un aumentato fabbisogno o di una perdita protratta di ferro. Al giorno d'oggi le carenze alimentari responsabili di questo disturbo sono rare nei Paesi industrializzati, ma purtroppo frequenti in quelli in via di sviluppo. Tuttavia vi sono determinate circostanze in cui una dieta può rivelarsi inadeguata. A rischio, dunque, sono gli anziani che non consumano carne per motivi economici o per alterate condizioni della dentatura e anche gli adulti che seguono un regime alimentare vegetariano o vegano. Il pericolo sussiste, altresì, per gli alcolisti e per l'età infantile, quando la dieta è costituita prevalentemente dal latte.

Un ridotto assorbimento di ferro può essere anch'esso causa di anemia sideropenica. Si osserva nelle condizioni di steatorrea intestinale, nella diarrea cronica, nei soggetti che hanno subito grandi resezioni del digiuno o dell'ileo e in coloro che soffrono di ipocloridria (scarsa secrezione acida nello stomaco). Un aumento della richiesta del minerale si verifica nei bambini in crescita, negli adolescenti, durante il ciclo mestruale delle donne e quando queste ultime aspettano un figlio. Una delle cause più frequenti di anemia sideropenica nel mondo occidentale è la perdita di sangue prolungata. Questa evenienza si verifica in condizioni particolari, ovvero quando l'individuo è affetto da: emorroidi, ulcera gastrica, colite ulcerosa, tumore del colon e dello stomaco.

I sintomi dell'anemia sideropenica variano nel corso del tempo e inizialmente possono essere lievi. Infatti l'organismo si approvigiona dai depositi di ferro presenti sotto forma di ferritina. Quando il deficit si protrae, le manifestazioni tipiche includono: vertigini, cefalea, astenia, fiato corto e mancanza di respiro, malassorbimento intestinale, atrofia della mucosa di esofago e stomaco con disfagia.

Ancora pallore, irritabilità, difficoltà di concentrazione, bruciore alla gola, formicolio alle gambe, battito cardiaco accelerato. Agli angoli della bocca si formano fissurazioni o ragadi (cheilite angolare). Le unghie e i capelli, infine, diventano secchi e fragili.

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