L’alterazione del microbioma intestinale non è solo un effetto spiacevole dell’assunzione di antibiotici. Ci sono anche altri farmaci che ne stravolgono l’equilibrio. Non solo disbiosi però. Uno studio pubblicato sulla rivista rinternazionale di gastroenterologia, Gut, mostra che la relazione tra assunzione di medicinali e intestino è biunivoca.
La composizione della flora batterica può cambiare sotto l’azione di alcuni farmaci, ma, viceversa, può anche essere responsabile della risposta individuale agli stessi. Un medicinale può risultare efficace su alcuni pazienti e non avere alcun effetto su altri. Secondo gli autori il microbioma è in grado di metabolizzare i medicinali ed è responsabile della loro bio disponibilità. Insomma, un intestino sano significa anche, che, quando dovessimo ammalarci, si hanno più probabilità che la terapia raggiunga il suo scopo.
Quali farmaci sono tossici per il microbioma
Lo studio ha preso in esame gli inibitori di pompa protonica (i gastroprotettori più prescritti); la metformina, impiegata per controllare la glicemia nei diabetici; alcuni anti depressivi, gli inibitori selettivi della serotonina e i lassativi. Tranne i lassativi i primi 4 gruppi di farmaci sono molto più prescritti e consumati degli antibiotici. Secondo gli autori anche le statine (prescritte per abbassare il colesterolo) e gli oppioidi hanno un’azione sull’intestino.
I gastroprotettori possono ridurre la barriera di acidità dello stomaco: può accadere così che i microbi della bocca arrivino direttamente all’intestino, provocando disbiosi. Fra le conseguenze peggiori vi è lo sviluppo di infezioni comprese quelle da Clostridium difficile.
Lo studio rivela che vi è una seconda modalità d'azione, e cioè che i farmaci possono modificare i microambienti intestinali e influenzare direttamente la crescita batterica. Ad esempio, si è visto che la metformina aumenta significativamente l'Escherichia coli e riduce l'insieme di altri batteri creando disequilibrio.
Cos’è la farmacomicrobiomica
Gli autori affermano che in futuro la branca che indaga l'interazione fra microbioma e la risposta ai farmaci (farmacomicrobiomica) verrà ampiamente utilizzata. Con l’aiuto del sequenziamento di nuova generazione si è osservato che vi è una grande variabilità individuale negli ecosistemi intestinali. Solo una minoranza di microbi intestinali è condivisa dalla maggior parte degli individui. In un set di dati europeo di 3.
000 campioni, appena 17 batteri sono stati identificati presenti in più del 95% di tutti i campioni. La maggior parte dei batteri è rara. Si ipotizza così la possibilità di modulare il microbioma intestinale di alcuni pazienti in trattamento antitumorale per migliorare l’efficacia delle cure.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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