La clamidia è una malattia sessualmente trasmissibile causata da un batterio intracellulare chiamato Chlamydia trachomatis.
È ritenuta un’infezione silente perché, spesso, si presenta senza sintomi particolari. Si stima che il 70% delle persone che contrae questa infezione non sa nemmeno di esserne affette, colpendo maggiormente le donne rispetto agli uomini. La fascia d’età più a rischio è quella più giovane compresa tra i 15 e i 24 anni. Può provocare dei danni permanenti all’apparato riproduttivo come la sterilità. Tra i suoi sintomi più comuni vi è bruciore e fastidio durante la minzione. I primi sintomi compaiono solo dopo una circa una o al massimo tre settimane dall’infezione.
Come riconoscere la clamidia
A causa di un’infezione da clamidia si può riscontrare difficoltà e bruciore durante la minzione. Spesso, queste manifestazioni sono confuse con quelle di infezioni urinarie comuni come la cistite. I primi sintomi sono accompagnati da un acuto dolore addominale, un senso di stanchezza cronico, lieve febbre e brividi.
Negli uomini i testicoli tendono ad infiammarsi e ingrossarsi. Viene speso confusa con la prostatite perché può presentarsi attraverso gli stessi sintomi. Molte donne, invece, riscontrano perdite di sangue tra un ciclo o l’altro; secondo gli esperti questo sanguinamento anomalo può essere un campanello d’allarme da non sottovalutare. Ciò avviene perché, nell’apparato riproduttivo delle donne, il batterio della clamidia si insidia nel collo dell’utero provocando il sanguinamento delle sue mucose.
La clamidia risulta una malattia difficile da diagnosticare anche in gravidanza. Si trasmette dalla madre al feto e si manifesta nel neonato attraverso problemi di tipo respiratorio o congiuntivite. Una diagnosi certa viene effettuata attraverso test specifici di laboratorio come analisi di campioni di urine, tampone vaginale o rettale.
Clamidia, come prevenirla e curarla
Questa malattia sessualmente trasmissibile viene curata con degli specifici antibiotici che vengono presi per via orale per circa una decina di giorni. Sono a base di azitromicina, doxiciclina o in alternativa eritromicina, levofloxacina. Durante la terapia farmacologica si consiglia di astenersi dai rapporti sessuali non protetti.
In caso di infezione il partner va informato per poter effettuare controlli sul suo stato di salute. Questa infezione silente può provocare un abbassamento delle difese dell’area locale e delle zone intime. Massima attenzione si deve prestare all’igiene intima attraverso lavaggi accurati con detergenti non troppo aggressivi. L’ideale è utilizzare un sapone con ph 4,5 che risulta leggermente acido.
La clamidia, come altre malattie sessualmente trasmissibili, può essere prevenuta attraverso il sesso sicuro e protetto. Importante è l’uso del preservativo quando si ha un rapporto occasionale. Inoltre, se si ha un’infiammazione in corso all’area vaginale con perdite è meglio astenersi dai rapporti sessuali. Anche durante il trattamento farmacologico per debellare il batterio della clamidia si consiglia di evitare i rapporti sessuali.
A scopo preventivo, se si
hanno partner occasionali sarebbe opportuno sottoporsi con una certa regolarità ai test diagnostici per le malattie sessualmente trasmissibili o per l’Hiv. Infatti, chi contare la clamidia risulta più esposto a contrarla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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