Così i cruciverba ritardano l'invecchiamento del cervello

Allenare il proprio cervello con i cruciverba ritarderebbe l'invecchiamento cognitivo. Ecco i risultati di alcune ricerche in materia

Così i cruciverba ritardano l'invecchiamento del cervello

Oltre a essere un passatempo che non conosce crisi, età o stagioni, i cruciverba sono un ottimo esercizio per sfidare noi stessi sulla cultura generale ma soprattutto tenere allenata la nostra memoria. Nuovi studi in materia dimostrerebbero che il cervello ricaverebbe enormi benefici con un declino cognitivo ritardato di almeno un paio di anni.

Così agiscono i cruciverba

Nessun effetto collaterale e benefici a lungo termine: è questo quanto ha spiegato la dottoressa Alessandra Dodich, ricercatrice del Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (CIMeC) dell'Università di Trento. "Le evidenze disponibili indicano che potrebbe favorire il benessere cognitivo, agendo in particolare sulla nostra riserva cognitiva", ha detto a laRepubblica. L'insieme delle esperienze maturate nel corso della vita, grazie a questo esercizio-passatempo, aiuterebbe "a rendere più resistente e resiliente il cervello durante l'invecchiamento". Per quanto si tratti di una materia in fase di studio e ancora con poche certezze, uno studio pubblicato sul Journal of the International Neuropsychological Society che ha valutato 488 americani tra 75 e 85 anni, ha messo in luce che gli amanti del cruciverba avevano sperimentato un declino cognitivo due anni e mezzo dopo rispetto a chi non si esercitava con le parole crociate.

Un altro beneficio

Oltre alla memoria, secondo uno studio con un campione ristretto del 2014 pubblicato sull'International Journal of Geriatric Psychiatry, i benefici si avrebbero anche sul linguaggio con un miglioramento della fluidità verbale. Di 37 pensionati, alcuni hanno dovuto risolvere almeno un cruciverba al giorno per un mese, altri si sono impegnati in altre attività. I risultati hanno messo in luce come, nel primo gruppo, siano migliorate le prestazioni verbali rispetto agli altri. Un nesso scientifico, per adesso, non c'è ma i risultati parlano chiaro: allenare la mente in questo modo può avere soltanto ripercussioni benefiche e certamente non negative.

L'importanza della frequenza

Per ritardare l'invecchiamento cognitivo, quanto dovrebbe essere costante l'esercizio con i cruciverba? Come ha dimostrato nel 2018 l'Università di Exeter, nel Regno Unito, più ci si impegna maggiori saranno i benefici. Dedicarcisi una volta ogni tanto rispetto a chi li utilizza quotidianamente darà un vantaggio maggiore a questi ultimi come ha dimostrato lo studio su oltre 18mila persone al di sopra dei 50 anni. Oltre alla memoria, si è più veloci a elaborare le informazioni e si migliora l'attenzione.

Se i benefici sono sotto gli occhi di tutti, i dubbi rimangono comunque numerosi, specialmente sugli effetti a lungo termine: davvero si possono migliorare anche altre capacità della mente? "Su questi temi la ricerca è ancora un work in progress - ha concluso la ricercatrice - ma possiamo senz'altro dire che i cruciverba come molte altre attività mentali contribuiscano a potenziare la nostra riserva cognitiva, e in questo senso aiutino a rallentare l'invecchiamento del cervello, a fianco di altri fattori come una dieta sana, l'esercizio fisico, e il mantenimento di una ricca rete sociale".

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