Da ormai quasi tre anni, il Covid-19 si è diffuso a tutto il pianeta evolvendo enormemente dal momento della prima variante fino a Centaurus, presente in molti Paesi ma non ancora in Italia. Le persone contagiate, in tutto il mondo, sono ormai centinaia di milioni: gli ultimi dati dell'Oms e pubblicati dal nostro ministero della Salute indicano un numero preciso, poco più di 600 milioni (603.711.760). Ciò significa che, con gli asintomatici, il numero potrebbe tranquillamente superare il miliardo. Quel che ci interessa capire stavolta è come sia possibile, però, che molte persone non siano state mai contagiate (nemmeno da asintomatici) mentre altre hanno preso il virus anche due o tre volte.
Come avviene "l'interferenza"
Tecnicamente, gli esperti la chiamano "interferenza virale", ossia un'interferenza che blocca sul nascere il contagio di Sars-CoV-2. Come descrivono alcuni studi, spesso e volentieri può essere anche un banale raffreddore a inibire il contagio con il Covid-19. Infatti, chi è appena guarito dall'influenza ha una probabilità più bassa di essere infettato ma avviene anche al contrario. Il meccanismo è descritto su molte riviste scientifiche tra le quali The Journal Infectious Diseases e National Library of Medicine, quest'ultima la più grande biblioteca medica del mondo e anche quella nazionale degli Stati Uniti.
Il ruolo del sistema immunitario
Il fenomeno è ancora poco conosciuto e non avviene sempre: alcune volte, però, è riuscito a proteggere numerosi soggetti dalle varie varianti del virus. La spiegazione, però, non è soltanto questa: il nostro organismo, oltre ai classici anticorpi che vengono sviluppati a seguito dell'infezione naturale o dei vaccini possiede anche la cosiddetta immunità innata, chiamata anche "immunità naturale, ereditaria o costitutiva", che è "la prima linea difensiva nei soggetti non immunizzati. Questa prima linea difensiva dell’organismo è il sistema di difesa più antico ed è comune a tutti gli organismi pluricellulari, compresi gli insetti e le piante". Come spiega Humanitas, di questo sistema fanno parte numerosi linfociti e cellule specifiche che identificano ed eliminano gli agenti patogeni. Anche questa immunità, logicamente, è una sorta di "interferenza" tra la malattia e il nostro organismo che ne rimane immune pur venendo a contatto con soggetti positivi.
Come funziona l'interferone
Già lo scorso anno, poi, molti ricercatori hanno cercato di capire qual è il ruolo dell'interferone in questa pandemia. Anche in questo caso, come ricorda laRepubblica, i soggetti che avevano preso un qualsiasi virus respiratorio erano protetti da Sars-Cov-2. Si è scoperto che l'interferone viene attivato dalla prima infezione virale creando una situazione sfavorevole per la replicazione di altri virus che non riescono ad "attecchire" e, tra questi, il Covid-19 non fa eccezione.
Gli studi stanno andando avanti, in tutto il mondo, per indagare ulteriormente il meccanismo di causa-effetto ma è palese che, se tre indizi fanno una prova, una risposta più concreta per chi non si è mai ammalato è sotto i nostri occhi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.