Ecco i medicinali che possono rendere invalidi

L'allarme dell'Aifa: "Non prescriveteli"

Ecco i medicinali che possono rendere invalidi

"Non prescrivete questi medicinali". Così l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, lancia l'allarme su alcuni antibiotici di uso comune, che potrebbero avere degli effetti collaterali molto gravi.

I medicinali in questione sono quelli contenenti fluorochinoloni, che possono provocare "reazioni avverse invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, principalmente a carico del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso". Assumendo questi medicinali, quindi, si richia nei casi più gravi anche l'invalidità permanente. Per questo, "i medicinali contenenti cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico verranno ritirati dal commercio". Questi farmaci vengono prescritti anche per curare faringiti, tonsilliti, bronchiti, per prevenire la diarrea e le infezioni alle vie urinarie, e per trattare le infezioni batteriche. L'Aifa raccomanda ai medici di "non prescrivere questi medicinali per il trattamento di infezioni non gravi o autolimitanti, per la prevenzione della diarrea del viaggiatore o delle infezioni ricorrenti delle vie urinarie inferiori; per infezioni non batteriche, per esempio la prostatite non batterica (cronica); per le infezioni da lievi a moderate e ai pazienti che in passato abbiano manifestato reazioni avverse gravi a un antibiotico chinolonico o fluorochinolonico".

Il rischio è che questi medicinali provochino tendinite, rottura di tendine, arrivando anche a condurre alla paralisi. È necessario avvertire anche i pazienti, di "interrompere il trattamento ai primi segni di reazione avversa grave quale tendinite e rottura del tendine, dolore muscolare, debolezza muscolare, dolore articolare, gonfiore articolare, neuropatia periferica ed effetti a carico del sistema nervoso centrale, e di consultare il proprio medico per ulteriori consigli".

Già lo scorso ottobre, l'Agenzia europea aveva svolto un'indagine su questi antibiotici, portandone alla luce le problematiche e inducendo i Paesi europei ad agire di conseguenza. Oltre ai disturbi muscolari, questi farmaci possono portare anche a depressione, insonnia e disturbi della vista.

Nonostante siano stati segnalati solo pochi casi di reazioni invalidanti,"è verosimile una sotto-segnalazione.

A causa della gravità di tali reazioni in soggetti fino ad allora sani, la decisione di prescrivere chinoloni e fluorochinoloni deve essere presa dopo un'attenta valutazione dei benefici e dei rischi in ogni singolo caso".

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