Emicrania da gelato: come evitarla

Il gelato è in grado di scatenare il “brain freeze” noto come “congelamento del cervello”. È un tipo di emicrania molto diffuso che procura dolore intenso. Si scatena quando con le temperature calde e afose mangiamo un cibo troppo freddo

Emicrania da gelato: come evitarla

Il gelato è uno degli alimenti più consumati in estate. Tanto amato ed elogiato è in grado di scatenare forti e dolorosi mal di testa.

Questo tipo di emicrania noto con il nome di “brain freeze” letteralmente significa “congelamento del cervello” Il suo nome scientifico è “ganglioneuroralgia sfenopalatina”. È provocato da una rapida restrizione dei vasi sanguigni del palato. Si verifica quando si entra in contatto con una sostanza fredda, mangiata con rapidità.

Il mal di testa da gelato si basa su un equivoco neuro-percettivo. Accade infatti che quando le temperature sono alte e viene introdotta nel palato una sostanza troppo fredda si crea una vasodilatazione improvvisa dei nervi del palato. A questo punto i recettori del dolore chiamati nocicettori rilevando improvvisamente la vasodilazione inviano al nervo trigemino, veicolatore degli stimoli percepiti sul volto un segnale sbagliato. Il cervello interpreta la sensazione proveniente dalla fronte (invece proviene dal palato) percependo un forte dolore simile a quello della cefalea.

Questo tipo di emicrania colpisce maggiormente chi soffre di emicranie croniche e ripetute nel tempo. Il brain freeze insorge circa dieci secondi dopo che il palato ha toccato qualcosa di freddo e può durare fino ad un minuto. Il dottor Jorge Serrador, un noto ricercatore sull’apparato cardiovascolare, ha spiegato nella sua ricerca, pubblicata su The FASEB Journal, nell’aprile nel 2012 questo fenomeno. La sua dettagliata ricerca ha coinvolto 13 adulti sani, ai quali è stato chiesto di bere acqua ghiacciata con una cannuccia, monitorando il flusso sanguigno nel cervello, con un doppler transcranico.

Le ricerche hanno dimostrato che la sensazione di congelamento del cervello sembra essere causata da un drastico incremento di flusso sanguigno attraverso l’arteria cerebrale anteriore del cervello. Inoltre, è stato notato che successivamente facendo bere ai volontari dell’acqua tiepida l’arteria subiva una costrizione (quindi si restringeva), il dolore scompariva.

Per rimediare a questo tipo di emicrania i neurologi consigliano di evitare di mangiare cibi troppo freddi. Quando si mangia un gelato bisogna ricordarsi di masticare lentamente. Solo così si abitua il palato ad una temperatura troppo bassa.

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