In estate, per via del caldo, il cuore potrebbe affaticarsi di più: ecco cosa consiglia il cardiologo.
Adnkronos ha ascoltato il parere di Oreste Febo, direttore dell'Unità operativa complessa di Cardiologia riabilitativa e pneumologia dell'Asst Gaetano Pini-Cto di Milano: con le alte temperature, chi già soffre di patologie cardiache devono prestare maggiore attenzione.
Il caldo infatti influisce sulla disidratazione e la vasodilatazione - il che è un problema per i cardiopatici, soprattutto gli anziani, perché rischiano l’alterazione delle funzionalità dei reni e del contenuto dei sali minerali nell’organismo. “Spesso- chiarisce Febo - chi ha problemi cardiaci assume farmaci che potenziano questi problemi: ecco perché è fondamentale l'educazione sanitaria che consente al medico curante di fornire al paziente le informazioni utili per ridurre i rischi legati alla assunzione di determinate terapie, in particolari periodi dell’anno”.
Cosa consiglia il cardiologo nello specifico: 1. bisogna prestare attenzione agli effetti collaterali dei farmaci che si assumono, in particolare vasodilatatori e diuretici, che possono generare cali di tensione anche nei pazienti ipertesi; 2. anche i raggi solari interferiscono con i farmaci e alcuni di essi come l’amiodadrone possono portare a macchie sulla pelle; 3. meglio leggere il bugiardino e conservarlo, lì sono indicati tutti i possibili problemi in caso di caldo; 4. optare per una dieta equilibrata per quanto riguarda l'alimentazione, con più acqua ma senza esagerare, ricorrendo magari all’anguria ma evitando i pasti consistenti; 5.
per chi va al mare, gli orari migliori sono al mattino o nel tardo pomeriggio, rifuggendo gli orari più afosi, mentre per chi va in montagna, è meglio tenersi a bassa quota, perché oltre i 1.500 metri l’aria è rarefatta e si potrebbe generare una dispnea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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