Odore della pelle: ecco quali cibi aiutano

Cibo e alimentazione, non solo per il benessere del corpo e la sua salute, ma anche come parte attiva nella modificazione dell'odore della cute stessa

Odore della pelle: ecco quali cibi aiutano

Il cibo svolge un ruolo importante per la salute del corpo e può agire anche per quanto riguarda la profumazione dello stesso, tutto dipende dalla tipologia di alimento scelto; alcuni prodotti particolarmente speziati posso influenzare e modificare il profumo del corpo. L'odore personale della propria cute nasce da una combinazione di fattori, dall'incontro tra il sudore emanato e i batteri che animano la pelle.

Le ghiandole sudoripare producono il sudore per stabilizzare la temperatura del corpo, questo è costituito da un mix di acqua, ioni, urea, immunoglobuline e colesterolo. È proprio la parte lipidica, a contatto diretto con la flora batterica presente sulla pelle, a definire l'odore personale che può subire variazioni anche a opera di ciò che viene assunto o mangiato.

  • Carne: in particolare quella rossa può rilasciare proteine prive di odore ma che vengono emanate dalla pelle, l'unione con i batteri presenti sulla cute crea un mix spesso micidiale. Un odore non particolarmente gradevole per l'olfatto.
  • Aglio e cipolla: presenti in tantissime ricette, utilizzati per insaporire i pasti, amati e odiati, la loro assunzione lascia il segno rendendo l'alito più incisivo ma anche la profumazione del corpo stesso.
  • Broccoli: benefici, salutari, antiossidanti ma il consumo, come quello di cavoli, cavoletti di Bruxelles e cavolfiori, garantisce il rilascio di acido solforico. La sua emanazione avviene lentamente e in modo prolungato attraverso la cute, ma anche tramite la respirazione e i gas intestinali.
  • Spezie: gustose, profumate, svolgono un ruolo importante nell'alimentazione perché favoriscono la digestione e stimolano l'appetito. Ma il sapore forte e il gusto intenso tendono a fissarsi all'interno del cavo orale, traspirando attraverso la pelle e il respiro.
  • Pesce: è più una questione genetica perché alcune persone, dopo aver mangiato il pesce, convertono una sostanza nota come colina in trimetilammina in grado di produrre un odore intenso. Anche maneggiare lo stesso pesce lascia un odore forte sulle mani, che non sempre scompare dopo un semplice lavaggio.
  • Alcolici: l'alcol assunto in grandi quantità viene assimilato e trasformato in acido acetico, liberandosi attraverso la traspirazione cutanea e il fiato anche in modo incisivo.
  • Asparagi: la presenza del mercaptano negli asparagi si tramuta in acido solforico, grazie alla digestione e all'assimilazione delle proprietà nutritive, con un'incidenza decisa sulla colorazione e la profumazione dell'urina.

Se l'odore è troppo forte, al pari di un olezzo fastidioso, si può agire in modo deciso così da risolvere la situazione sgradevole.

Non solo limitando l'assunzione di questi cibi, ma anche curando adeguatamente l'igiene personale con docce, lavaggi e asciugature accurate della cute. Meglio preferire prodotti antibatterici, quindi abiti traspiranti sempre puliti, utilizzando deodoranti e antitraspiranti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica