Pressione sanguigna, la misurazione da entrambe le braccia può salvare la vita

La pressione sanguigna deve essere misurata da entrambe le braccia. Con questo metodo è possibile monitorare tempestivamente i casi di infarto e ictus cerebrale, lo conferma uno studio dell’Università di Exeter

Pressione sanguigna, la misurazione da entrambe le braccia può salvare la vita

La misurazione della pressione arteriosa andrebbe effettuata da entrambe le braccia. La conferma arriva da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Exeter e pubblicato sul British Journal of General Practice. Questo metodo risulta di fondamentale importanza per valutare meglio e tempestivamente eventuali rischi cardiovascolari in un paziente che già in passato ha avuto questo tipo di problemi. Serve infatti a prevenire i casi di infarto e ictus cerebrale legati all’ipertensione.

Il team di ricerca dell’Università di Exeter ha creato un vero e proprio database di studi sulla pressione sanguigna al quale hanno partecipato circa 54.000 persone volontarie nel corso degli anni. Le letture della pressione sanguigna sono state effettuate dal team di ricerca non solo in Inghilterra ma in Europa sino a coinvolgere continenti come Stati Uniti, Asia e Africa.

Da questo accurato studio internazionale è emerso che una differenza significativa tra le misurazioni della pressione arteriosa sistolica effettuata dalle due braccia potrebbe essere indicativa di un restringimento, o un irrigidimento delle arterie. Maggiore è la differenza di pressione arteriosa tra le due braccia, altrettantoaltrettanto grave potrebbe essere la situazione dal punto di vista cardiovascolare.

Secondo le linee guida internazionali, la lettura della pressione sanguigna è indicata attraverso due numeri. Il primo indica la lettura superiore chiamata sistolica, il secondo si rifà alla lettura inferiore, la diastolica. I risultati dello studio di Exeter dimostrano che il rischio di morte per cause cardiovascolari raddoppia quando la pressione sistolica misurata su un braccio è più alta di 5 mmHg rispetto a quella misurata nell’altro braccio. Una differenza di pressione sistolica consistente e significativa tra le due braccia (cioè > 15 mmHg) deve infatti allarmare. Il braccio con i valori di pressione più alti dovrebbe essere usato per tutte le misurazioni successive.

Grazie a questo ennesimo studio accurato, i ricercatori hanno voluto rimarcare l’importanza di questo metodo che è in grado di salvare tante vite ma che purtroppo, spesso e volentieri, è sottovalutato o ignorato nella pratica dal personale medico. Il controllo di un braccio e poi dell'altro con un misuratore di pressione sanguigna utilizzato di routine richiede poco tempo. Risulta economico e può essere effettuato in qualsiasi ambiente sanitario, senza la necessità per attrezzature aggiuntive o costose.

Questo metodo è valido e importante anche per le persone che non hanno problemi cardiovascolari alle spalle. L’ipertensione è un problema che non va sottovalutato.

Può essere causa di conseguenze gravi come l’affaticamento del cuore e contribuire allo sviluppo di malattie come l’arteriosclerosi. Inoltre può provocare insufficienza renale e danneggiare la vista.

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