In Italia colpisce circa due milioni di persone, ovvero il 3,1% della popolazione. Stiamo parlando della psoriasi, una malattia autoimmune infiammatoria cronica della pelle. Solitamente compare per la prima volta (l'incidenza è la stessa in entrambi i sessi) fra i 20 e i 30 anni. Un secondo picco si registra nella fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni. Cinque sono le varianti che si diagnosticano: a placche (oltre 80% dei casi), guttata (circa 10% dei casi), eritrodermica (meno del 3% dei casi), inversa e pustolosa. La psoriasi si manifesta con placche eritematose e rotondeggianti dai bordi ben delimitati. Le chiazze, che si localizzano soprattutto nella regione delle ginocchia, dei gomiti, dei piedi, delle mani, del cuoio capelluto e nell'area sacrale, sono spesso ricoperte da squame biancastre. Si associano, altresì, sintomi quali prurito, bruciore e senso di tensione. La sintomatologia tende a regredire in estate per poi riacutizzarsi durante la stagione invernale.
Le cause e il trattamento della psoriasi
Attualmente non sono note le cause della psoriasi, tuttavia si ritiene che nella sua insorgenza giochino un ruolo fondamentale la componente genetica e lo stress. Il 30% dei pazienti, infatti, ha familiari affetti dallo stesso disturbo. Diverse ricerche, poi, hanno evidenziato che le manifestazioni tendono a comparire o ad aggravarsi in concomitanza con periodi di estrema tensione (lutti, divorzi, licenziamenti). Non devono però essere sottovalutati altri fattori di rischio come:
- Traumi e ferite chirurgiche;
- Scottature solari;
- Assunzione di alcuni farmaci: beta-bloccanti, ace-inibitori, clorochina;
- Infezioni: streptococco, herpes simplex, herpes zoster, citomegalovirus;
- Fumo di sigaretta;
- Abuso di alcol.
La terapia per la psoriasi ha lo scopo di evitare il peggioramento della malattia e di tenere a bada i sintomi. Essa si basa su cure topiche, sistemiche orali e biologiche. Non meno importante è la fototerapia con raggi ultravioletti. La scienza continua a fare passi da gigante. Gli studiosi dell'Università del Michigan sono giunti alla conclusione che la modifica dei livelli di interferone kappa altera la gravità dell'infiammazione e la produzione di citochine che inducono lo stato flogistico della patologia. Questa scoperta apre la strada a nuovi trattamenti.
Psoriasi e make up, come truccarsi in sicurezza
La psoriasi talvolta provoca imbarazzo e disagio. Il giusto make up può donare sicurezza, a patto però che si seguano alcuni semplici consigli. Nicoletta Bernardini, dermatologa e dirigente medico ospedaliero presso l'ASL di Latina, pone innanzitutto l'attenzione sulla cura della pelle. Per la necessaria detersione quotidiana del viso si può optare per un detergente non lipidico associato ad un esfoliante. Quest'ultimo va utilizzato due volte a settimana. La crema si sceglie tenendo conto della tipologia della cute (secca, grassa, mista) e in linea generale deve essere ipoallergenica, non comedogena e priva di profumo.
I cosmetici ideali contengono una protezione solare. Il make up deve essere minimal poiché troppi prodotti andrebbero a creare spiacevoli interazioni con la pelle. Via libera quindi al primer dall'azione levigante e al fondotinta che uniforma l'incarnato. Il correttore può essere usato per coprire eventuali rossori. Attenzione alla cipria. Quella in polvere minerale può provocare infiammazione e seccare, meglio orientarsi verso una consistenza liquida. Sono da evitare tutti gli ombretti contenenti glitter in quanto potenzialmente irritanti.
Fondamentale, infine, la rimozione del trucco.
Nonostante in commercio esistano molte formulazioni (latte detergente, acqua micellare, detergente schiumogeno), si deve sempre scegliere un prodotto lenitivo e delicato che sia in grado di sciogliere il make up senza aver bisogno di strofinare eccessivamente la pelle al fine di evitare traumatismi che non fanno bene ad una cute psorisiaca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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