Rosmarino, l'elisir antiage della regina Isabella

Il rosmarino è una spezia molto utilizzata in cucina per insaporire le pietanze. Nell'Antichità era diffusa a scopo terapeutico. Utile per tonificare la memoria, combattere le infiammazioni reumatiche, muscolari e respiratorie. Ha effetti diuretici, digestivi e antisettici oltre ad essere un elisir anti- age

Rosmarino, l'elisir antiage della regina Isabella

Per contrastare le rughe vi è un rimedio naturale a base di rosmarino a alcol.

Ad utilizzarlo per prima è stata nel Trecento la Regina d’Ungheria, Isabella. Arrivata alla veneranda età di settantadue anni si affidò ad un alchimista per combattere i suoi dolorosi problemi reumatici. Quest’ultimo le preparò questa “pozione magica”. Nel corso della storia fu chiamata “l’acqua della regina Isabella”. La regina non solo guarì dai reumatismi ma ringiovanì. La pozione si diffuse nel corso degli anni fino a giungere alla cotre del Re Sole Luigi che la utilizzo per curare la gotta.

Il rosmarino, chiamato scientificamente Rosmarinus officinalis, veniva già utilizzato nell’antichità per scopi terapeutici. È in grado di tonificare la memoria, combattere i dolori muscolari e le affezioni delle vie respiratorie, favorire la circolazione del sangue. Ha effetti diuretici, antisettici e digestivi. Una recente ricerca della Northumbria University, condotta su 150 persone di oltre 65 anni, ha dimostrato che gli anziani che erano stati sistemati in stanze irrorate da vapori di rosmarino risultavano più lucidi e con la memoria più elastica e performante.

Largamente usato solo come erba medicinale per pratiche esorcistiche o per rituali funebri. Gli Egizi lo consideravano un simbolo di immortalità, una sorta di biglietto d' ingresso all' eternità. Per questo metteva rametti della pianticella accanto ai defunti. Anche i Greci lo usavano nei funerali e i Romani piantavano rosmarino sulla tomba dei cari estinti. Considerato un potente rimedio contro malattie e spiriti maligni veniva appeso sulle culle dei neonati. Simbolo d' amore con esso si creava una corona per le teste degli sposi. Secondo un’antica credenza popolare, molto in voga tra le fanciulle, il 20 gennaio, di Sant' Agnese intrecciare un rametto di rosmarino con uno di timo consente di vedere in sogno il proprio futuro sposo.

Il rosmarino possiede anche proprietà gastronomiche che furono scoperte da Galeno, medico romano del secondo secolo dopo Cristo.

Per il suo odore intenso e la piacevolezza del gusto si usa in moltissime preparazioni, dagli antipasti al gelato. È aromatico e fresco. Usato per insaporire pane, grissini e focacce all' olio. Profuma risotti, paste e fagioli, trippe.

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