Il termine "climate change" è entrato a far parte del vocabolario comune e di questo fenomeno inarrestabile conosciamo perfettamente le conseguenze: innalzamento dei mari, estinzione di specie vegetali e animali, fenomeni metereologici estremi, diffusione di malattie. Ancora migrazioni, dissesti politici e danni economici. Esiste anche una connessione tra il cambiamento climatico e il sesso che l'Ipcc (il comitato scientifico sul clima dell'Onu) non ha mai menzionato nei suoi rapporti. Tabù? Difficoltà che gli studi sperimentali incontrano in fatto di privacy o nel raccoglimento di dati attendibili e affidabili? Non è dato sapere.
Eppure il sesso non riguarda esclusivamente la sfera soggettiva perché, come scriveva Edoardo Albinati ne "La scuola cattolica": «Le relazioni erotiche tra uomo e donna, uomo e uomo, donna e donna, sono ciò che causa il movimento della vita individuale come di quella collettiva, la ragione per cui si combattono le guerre e ci si riconcilia, il fondamento dell'intelligenza, la causa e insieme il fine di ogni impresa, la chiave per disserrare i misteri e il significato recondito di qualsiasi indizio».
Stefano Caserini, ingegnere ambientale e dottore di ricerca, ha voluto vincere il pudore pubblicando un libro ("Sex and the Climate" edito da People) che approfondisce la relazione tra il riscaldamento globale e l'attività sessuale. Un lavoro questo nato per hobby e durato una decina di anni durante i quali lo scienziato, che recentemente si è occupato dei processi di rimozione dell'anidride carbonica dall'atmosfera, ha raccolto materiale dalle più svariate fonti: riviste scientifiche di medicina, psicologia, sessuologia, psicologia e persino canzoni (sparse qua e là ci sono citazioni di Paolo Conte, Freddie Mercury, Fabrizio De André, Jim Morrison, Tom Waits, Monteversi, Cole Porter).
Il volume, serio ma al tempo stesso pop, svela associazioni tra il sesso e il climate change sorprendentemente inaspettate. Caserini si sofferma con dovizia di particolari sui possibili legami fra alti livelli di CO2 e lo stato di innamoramento e sulla riduzione delle nascite nove mesi dopo le ondate di calore. Non mancano gli approfondimenti sulle mobilitazioni dei movimenti ecosex contro il mountain top removal (pratica che consiste nel fare esplodere le cime delle montagne per ricavare il carbone) o sull'organizzazione ambientale Fuck for Forest che si finanzia attraverso un sito web eco-porno.
Ecco dunque che ha un'eco oltremodo attuale il pensiero del già citato Albinati, secondo cui: «Il sesso [...] scuote da cima a fondo l'intera società per poi rimodellarla in forme nuove, riposizionando tutti i valori, riformulando i rapporti». E, si potrebbe aggiungere, intessendo intrecci con il cambiamento climatico.
O per dirla come un tweet di Fridays For Future Italia scritto per la festa di San Valentino dello scorso anno e citato da Caserini, "Di anno in anno un #SanValentino sempre più #hot. Make love, not CO2".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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