Thymia, il videogioco che rileva la depressione

Un software messo a punto da un team di scienziati e sperimentato su circa 2mila pazienti. Thymia potrebbe essere una nuova "arma" per rilevare i disturbi mentali

Thymia, il videogioco che rileva la depressione

Un videogioco per diagnosticare e misurare la depressione al pari dei disturbi fisici. È questo il risultato che un gruppo di scienziati si prefigge di raggiungere con Thymia, un software sperimentato su circa 2mila pazienti all’University College e al King’s College di Londra.

Sempre più persone al mondo soffrono di disturbi legati a questa patologia e con la nuova tecnologia, dicono gli esperti, si cercherà di aiutare queste persone facendo fronte alle carenze che il sistema sanitario presenta a vario titolo. Vediamo di cosa si tratta.

Il software amico dell’uomo

videogioco

Da un lato la tecnologia che fa passi da gigante, dall’altro le strutture sanitarie che non investono per migliorare i servizi da offrire ai pazienti. E così che un team di ricercatori altamente specializzato ha messo in pratica Thymia con l’obiettivo di farlo divenire un amico dell’uomo. Già perché se da una parte questo videogioco diventa un valido passatempo nelle mani di chi lo usa, dall’altro aiuta a rilevare, monitorare e curare la depressione unitamente ad altri disturbi mentali. «In questo momento il sistema sanitario esistente è difettoso in molti modi, i medici di base non hanno tempo, gli strumenti attuali a loro disposizione sono questionari soggettivi incredibilmente distorti e non c'è un follow-up tra gli appuntamenti », ha detto la dottoressa Emilia Molimpakis, CEO e co-fondatrice del software. «Thymia – ha proseguito la ricercatrice -è il primo sistema che offre obiettività e utilizza diversi tipi di dati per creare un modello davvero accurato ed efficace sulla depressione».

Come funziona Thymia?

Videogioco

I pazienti sono chiamati a giocare con semplici videogiochi, con un supporto neuropsicologico progettato per misurare “gli spunti depressivi”. Il software dunque analizza la voce del soggetto che lo sta usando, lo sguardo, attraverso il movimento degli occhi e le microespressioni Ed ancora misura i tempi di reazione, il tipo di memoria e la percentuale degli errori commessi. È l'interazione videoludica, unitamente ai dati raccolti, che permettono di rilevare la sussistenza della depressione e il suo stadio, consentendo quindi di redigere una diagnosi specifica.

Le prospettive per il futuro

Depressione

Non singole sedute, ma più appuntamenti per giocare assieme a Thymia in modo che i pazienti possano essere monitorati per un lungo periodo di tempo consentendo anche di verificare che i trattamenti funzionino bene. "Quello che speriamo di ottenere – ha dichiarato la dottoressa Emilia Molimpakis -è aiutare i medici a raggiungere la giusta diagnosi molto più velocemente. Attualmente ciò richiede anni di lavoro che noi vogliamo ridurre in una manciata di settimane, aiutandoli a trovare il giusto trattamento per ogni singolo paziente”. Attualmente sono circa 2mila le persone sulle quali è stato testato il software e, nella seconda metà dell’anno inizieranno le prove cliniche. Tanta la speranza che questo metodo possa aiutare a raggiungere il risultato sperato ma come in ogni novità introdotta in ambito scientifico è lecito avere pure dei timori.

«È questa una buona occasione – ha detto la psicologa clinica Lucy Johnstone -per ammettere che non siamo molto bravi a raccogliere, capire o sostenere le persone che si sentono depresse. Una rapida lista di controllo non dirà molto, ma non lo è nemmeno sedersi davanti un videogioco di qualche tipo che monitora il tuo sguardo.

In realtà - ha proseguito la dottoressa - abbiamo bisogno di un essere umano che si sieda davanti a noi e ci chieda di più su quegli eventi traumatici della nostra vita, questo è ciò che ci aiuterà a capire meglio le persone».

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