Tumore alle ossa: sintomi, cause e terapie

Colpisce prevalentemente i giovani e può interessare qualsiasi parte dello scheletro

Tumore alle ossa: sintomi, cause e terapie

Colpisce soprattutto i giovani, solitamente intorno ai 20 anni e può interessare ogni parte dello scheletro. Il tumore alle ossa è una qualsiasi neoplasia che origina da una cellula di un tessuto osseo o cartilagineo. Si distingue in primario e secondario, quest'ultimo deriva dalle metastasi diffuse da un cancro situato in altri organi. Ne esistono di vari tipi. Il più noto è l'osteosarcoma, caratterizzato da un elevato ritmo di crescita. Insorge prevalentemente a livello dell'estremità inferiore del femore o a livello dell'estremità superiore della tibia. Meno comune è il sarcoma di Ewing, in Italia si ammalano infatti circa 100 persone ogni anno. Sono interessate le ossa lunghe degli arti superiori e inferiori (omero, femore, tibia), quelle del bacino, le costole e le clavicole. Ancora più raro il condrosarcoma che origina dalla cartilagine situata alle estremità di alcune ossa come femore, scapola, bacino, omero e costole. Non è ancora stata individuata la causa specifica di codesta patologia. I medici, tuttavia, hanno fatto luce su alcuni fattori di rischio:

- Presenza di particolari condizioni genetico-ereditarie;

- Storia passata di esposizione alle radiazioni ionizzanti;

- Precedente trattamento farmacologico antitumorale;

- Frequenti fratture ossee.

Il tipico sintomo è il dolore a livello dell'osso. Esso si presenta sordo per poi divenire sempre più severo e costante nelle fasi avanzate della malattia. Attività faticose possono provocare un'esacerbazione dell'algia. Altre manifestazioni includono: fragilità ossea, gonfiore in corrispondenza della zona colpita, febbre, episodi di sudorazione notturna, zoppia nel caso in cui a essere interessati siano gli arti inferiori. La diagnosi prevede un classico iter. All'esame obiettivo seguono le analisi del sangue e delle urine e la diagnostica per immagini. La biopsia tumorale è fondamentale per stabilire il grado di malignità, nonché la stadiazione. La terapia dipende da molteplici fattori, ad esempio il tipo di neoplasia, la presenza di metastasi, le condizioni generali del paziente. La scelta elettiva è quasi sempre l'intervento che si prefigge l'obiettivo di rimuovere la massa tumorale nella sua totalità, anche se ciò non è sempre possibile.

In sede operatoria la parte di osso asportata va sostituita con l'installazione di una protesi metallica. Nei casi gravi è necessaria l'amputazione dell'arto interessato. Radioterapia e chemioterapia rappresentano poi trattamenti trattamenti pre e post chirurgici, rispettivamente adiuvanti e neoadiuvanti.

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