Le vene varicose, chiamate comunemente varici, non sono solo un inestetismo molto diffuso tra la popolazione occidentale ma segnalano un problema di insufficienza venosa cronica. È una condizione da non sottovalutare perché è la manifestazione di un cattivo funzionamento delle valvole che consentono al sangue di risalire dai piedi al cuore.
«Le varici sono una malattia delle vene, dette vene varicose, che ne determina una dilatazione permanente. Le vene diventano quindi visibili sotto pelle come dei rigonfiamenti o cordoni e determinano un ristagno di sangue e liquidi verso la zona inferiore delle gambe. Ecco perché le gambe gonfie ne sono una testimonianza. Non si tratta di un problema estetico ma di una vera e propria malattia perché la vena che diviene varicosa non trasporta più correttamente il sangue verso il cuore ma lo lascia scivolare verso la periferia (verso i piedi) sovraccaricando il microcircolo e impedendo i corretti scambi di ossigenazione a livello capillare», spiega il Dott. Giorgio Ovidio Bitossi, specialista in Chirurgia Vascolare a Torino.
Quali sono le cause e i sintomi delle vene varicose
Il problema delle vene varicose riguarda sia gli uomini che le donne e comincia a fare la sua comparsa intorno ai trent’anni. Tra le sue cause vi è la predisposizione genetica. Inoltre, contribuiscono a predisporci a questo problema lo stare troppe ore in piedi e in luoghi con temperature alte, una vita sedentaria, il sovrappeso e una cattiva alimentazione.
Le donne sono maggiormente predisposte alle vene varicose a causa degli sbalzi ormonali che si verificano durante la menopausa, il ciclo mestruale e, soprattutto, in gravidanza. I primi campanelli d’allarme sono la pesantezza alle gambe accompagnata da gonfiore e fastidiosi formicolii. Gradualmente, fanno la loro comparsa su gambe e piedi dei leggeri rigonfiamenti. Quest’ultimi possono essere di colore violaceo o azzurrino. La situazione peggiora soprattutto in estate, quando di notte si avverte tensione e dolore.
Come curare le vene varicose
«Per prima cosa, nei casi che lo consentissero potrebbe essere sufficiente una terapia di tipo conservativo che mira a evitare le complicanze della malattia senza necessità di eseguire alcuna procedura. Mi riferisco in questo caso all’utilizzo costante di calze compressive. Queste, oggi, sono fortunatamente cambiate grazie all’impegno delle case produttrici, Ci consentono di poter utilizzare materiali più confortevoli, come la microfibra, e colori esteticamente più validi dimenticandoci della vecchia calza color carne disponibile unicamente nel passato», sottolinea l’esperto.
Se la terapia di tipo conservativo risulta non sufficiente oggi vi è la terapia non invasiva che consente di eliminare questo problema senza ricorrere a tagli chirurgici, punti e anestesia locale.
«Questo è stato il vero passo in avanti rispetto alla chirurgia obsoleta dello stripping. Oggi si procede semplicemente per via percutanea ovvero inserendo i nostri strumenti all’interno della vena con un ago, come se facessimo un semplice prelievo di sangue. Tra le tecniche mininvasive oggi a disposizione per trattare le vene varicose vi è la colla biologica o superglue. Essa si presta a poterci dare ottimi risultati con il minor disagio possibile. La tecnica prevede l’inserimento all’interno del vaso malato di un tubicino molto sottile che viene fatto risalire dentro il vaso sotto controllo ecografico fino al punto che necessita. Da quel tubicino si rilascia dentro la varice la colla che sigilla definitivamente il vaso malato in tutto il suo decorso dove sia necessario”, ricorda il Dott. Bitossi.
Questa tecnica moderna risulta indolore e non necessita nemmeno di anestesia. Inoltre, si è dimostrata efficace e non prevede nemmeno problemi post terapia. Il paziente può infatti riprendere normalmente le sue attività già dal giorno seguente.
Come prevenire le vene varicose
Quando questo problema è ereditario, si può prevenire indossando con costanza calze a compressione graduata. Una cattiva abitudine da eliminare è quella di accavallare le gambe. Inoltre, per non sentire le gambe pesanti e gonfie, bisognerebbe cercare di non stare troppo tempo in piedi. Durante il sonno l’ideale è tenere le gambe e i piedi leggermente sollevati.
Uno stile di vita sano e un costante esercizio fisico sono di fondamentale importanza. Gli esperti consigliano vivamente di fare delle camminate quotidiane, praticare bici o nuoto. In estate, invece, bisogna evitare di svolgere esercizio fisico all’aperto durante le ore più calde.
Nella dieta di chi soffre di questo problema non dovrebbero mai mancare alimenti ricchi di fibre, come cereali integrali, legumi, frutta secca, germi di grano. Da privilegiare sono le verdure a foglia larga e la frutta ricca di antiossidanti come arance, mandarini, kiwi, more, ribes, mirtilli, mele e pere.
Nel proprio regime alimentare vanno aggiunti anche il pesce grasso e gli oli vegetali. Al fine di contrastare gonfiori ed edemi svolgono una preziosa azione drenante il melone, le nespole, gli asparagi, il sedano. Via libera anche a tè verde e tisane dall’azione altamente depurativa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.