Samp deferita, ecco cosa rischia

Samp deferita, ecco cosa rischia

Il procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito alla Commissione disciplinare il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone e l’amministratore delegato Giuseppe Marotta. L’accusa è quella di plusvalenze false Per Garrone e Marotta la violazione ipotizzata riguarda l'articolo 1 comma 1 del Codice di giustizia sportiva (dovere di lealtà, probità e correttezza) e l'articolo 8 comma 1 (illecito amministrativo con mancata produzione, alterazione o falsficazione di documenti richiesti dalla giustizia sportiva). La Sampdoria è stata deferita per responsabilità diretta, più grave rispetto a quella diretta e automatica quando è coinvolto, in buona sostanza, il legale rappresentante della società. Nel mirino della giustizia sportiva i contratti di tesseramento avvenuti nella stagione sportiva 2002/2003 e riguardanti i diritti alle prestazioni relativi a Luca Antonini (attualmente tesserato per l’Empoli), ceduto in compartecipazione dal Milan alla Sampdoria, e quelli relativi a Ikechukwu Kalu (attualmente nella rosa della Sampdoria), ceduto in compartecipazione da quest’ultima al Milan.
Nel deferimento si entra nel dettaglio. Secondo Palazzi è «stato posto in essere condotte consistite nella mancata svalutazione nei bilanci successivi a quello chiuso il 30 giugno 2003 e nelle situazioni patrimoniali al 31 marzo 2004, al 31 marzo 2005 e al 31 marzo 2006, delle poste attive connesse alle predette cessioni già contabilizzate al 30 giugno 2003, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti». Queste le ragioni del deferimento di Marotta. Mentre è scattato nei confronti di Garrone «per aver contabilizzato nel bilancio chiuso al 30 giugno 2003 plusvalenze (fittizie) derivanti dalla stipula di contratti di cessione di diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, nonché per aver posto in essere condotte consistite nella mancata svalutazione delle poste attive connesse alle predette cessioni iscritte nei bilanci successivi a quello chiuso il 30 giugno 2003, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti».

Ecco il testo del deferimento, che tradotto più semplicemente accusa la Samp di doping amministrativo: plusvalenze fittizie e «condotte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti». Questa la giustizia sportiva, quella ordinaria (dove è sul banco degli imputati anche il Milan) si è data appuntamento per il prossimo 7 maggio ma si procederà con la prescrizione. (...)

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