Samp: poker-primato Inter rimonta con Milito

Cassano ispira i blucerchiati. La squadra di Mourinho (espulso) va sotto, ma vince. Il Genoa crolla. Seedorf lancia il Milan. Supet Totti stende la Fiorentina

Samp: poker-primato 
Inter rimonta con Milito

Milano - La Juve va, ma la Sampdoria tiene il passo. I blucerchiati hanno assimilato il credo di Del Neri e predicano calcio. Spumeggiante, veloce, concreto come da verbo del tecnico friulano. Con in più il genio e l'imprevedibilità di Cassano: 4-1 al Siena e quarto successo consecutivo (Palombo, Mannini e doppio Padalino). C'è partita per pochissimi minuti a Marassi, quando il fantasista decide di allargare il campo e regalare assist la difesa di Giampaolo va in crisi nera. E le ali di Del Neri sbucano in area da tutte le parti. La Samp, che non ha le coppe, mercoledì proverà a chiedere strada alla Fiorentina. Con un regalo dei "cugini" (impegnati proprio con la Juve) in casa doriana si sogna il primato solitario.

L'Inter ringrazia Milito Dietro la coppia di testa resta in scia l'Inter. I nerazzurri a Cagliari passano un tranquillo pomeriggio di paura. Nel primo tempo gli uomini di Allegri mettono alle corde gli interisti. Il rigore di Jeda regala anche il vantaggio ai sardi, che poi sfiorano il raddoppio con Matri. In avvio di ripresa Mourinho cambia tutto (dentro Balotelli e Tiago Motta e 4-3-3 molto offensivo) e in 10 minuti è el Principe Milito a regalare il vantaggio all'Inter con un uno-due micidiale. Prima ruba palla a Conti, poi raccoglie un lancio di trenta metri di Stankovic: l'argentino non perdona Marchetti. Poco dopo il tecnico portoghese si fa anche cacciare: troppe proteste per un giallo non dato ad Astori per un fallaccio su Balotelli. Il Cagliari ci prova nel finale, ma la difesa nerazzurra è pur sempre quella che ha "azzerato" il Barcellona delle meraviglie.

Lezione Genoa Del terzetto di testa l'unica a perdere un colpo è il Genoa. Si mette subito malissimo per la squadra di Gasperini sul campo del Chievo: un rigore di Marcolini e un gol di Bodgani piazzano un fossato tra le due squadre. Un rigore (segna Floccari) concesso da Yepes (con uno sciocco mani in area) regala al Grifone una chance, ma Pellissier raffredda subito le speranze rossoblù, libero in mezzo all'area castiga Amelia di testa. E nel finale i genoani sciupano un altro penalty.

Milan tutto concretezza L'aria di Champions fa bene al Milan (e Galliani poi dirà di aver fatto sentire la "musichetta" alla squadra in spogliatoio). Leonardo, con la complicità di un'influenza, lascia fuori Ronaldinho e continua a puntare su Seedorf. L'olandese ancora una volta non tradisce le attese. In una partita bloccata e giocata a ritmi troppo bassi dai rossoneri, l'olandese strappa un pallone dai piedi di Bombardini al limite dell'area e dopo 90 metri palla al piede (per quello che nel basket si chiama coast to coast) infila il portiere del Bologna. Nel finale brividi per i rossoneri con Storari chiamato allo straordinario finale per salvare i tre punti. E' un brodino, d'accordo, ma di questi tempi va più che bene così. Pato sembra il cugino abulico, Huntelaar fatica ad ambientarsi (e ha pochissimi palloni giocabili), Inzaghi non può fare miracoli a ogni uscita. Sistemata la difesa (pur con Kaladze al posto di Thiago Silva) Leonardo deve inventare qualcosa davanti.

Roma spettacolare I giallorossi trovano la quadra con Ranieri. Un 4-4-2 quadrato, Totti affiancato a Vucinic, De Rossi a governare un centrocampo in linea. La Fiorentina è frastornata dalle voci societarie (i Della Valle vendono?) e dall'affaire Mutu. Il nuovo tecnico stimola lo spirito di compattezza della quadra e la grinta dei romanisti. La Roma chiude il match nel primo tempo. Sotto i colpi del capitano. Ranieri aveva detto: "Anche i sassi sanno come gioca, non deve venire a prendere la palla spalle alla porta". E Totti gioca da seconda punta. Segna il rigore dell'1-0. Pochi minuti dopo infila da dentro l'area su una respinta corta della difesa dopo calcio d'angolo. E la terza rete, quella fa scendere la saracinesca, è di De Rossi. Apertura del centrocampista sulla sinistra per Totti, esterno al centro e testata da oltre il dischetto del rigore. I viola sono suonati. Il secondo tempo alla chetichella. La sveglia sul gol di Gilardino, palla difesa da Mexes ed estreno a incrociare. Ma è il 39', è troppo tardi. La Roma sale a 6, la Fiorentina si ferma a quota 7.

Lazio appannata Ai biancocelesti di Ballardini ha tagliato gambe ed entusiasmo la sconfitta di sabato scorso contro la Juve. Dopo la sconfitta di giovedì subita in rimonta dal Salisburgo, la Lazio non ritrova il bandolo del suo gioco neppure a Catania. Sotto di un gol (bellissima rete di Martinez, che poi colpirà anche un palo) i biancocelesti ci mettono un tempo intero a recuperare, con Cruz di testa, e nel finale più che rischiare di vincere ringraziano la scarsa mira dei padroni di casa che, comunque, muovono la classsifica.

Parma e Bari: che colpi Il Parma pragmatico di Guidolin boccia la spocchia del Palermo (Zenga lascia fuori Miccoli in avvio). Il mix del tecnico è quello giusto: giovanissimi davanti, esperti dietro. La partita è combattuta e decide la zuccata dell'ex Zaccardo, su cross dalla tre-quarti di Lanzafame. In chiave salvezza da registrare l'ottimo cammino del Bari di Ventura: mai sconfitto finora. Al San Nicola l'Atalanta è un boccone che viene digerito in fretta. Rivas, Barreto (che poi si permette anche di sbagliare un rigore), Alvarez: per Gregucci è una condanna. Il finale dice 4-1 e bergamaschi ultimi a zero punti.

Risultati Cagliari-Inter 1-2 (16’ rig. Jeda/C; 51’ e 56’ Milito/I); Bari-Atalanta 4-1 (7’ Rivas/B; 9’ Barreto/B; 39’ Alvarez/B: 61’ Donati/B; 83’ Bellini/A); Catania-Lazio 1-1 (12’ Martinez/C; 57’ Cruz/L); Chievo-Genoa 3-1 (5’ rig.Marcolini/C; 7’ Bogdani/C; 65’ rig. Floccari/G; 77’ Pellissier/C); Milan-Bologna 1-0 (75’ Seedorf/M); Parma-Palermo 1-0 (17’ Zaccardo/P); Sampdoria-Siena 4-1 (23’ Palombo/Sam; 31’ Mannini/Sam; 48’ e 85’ Padalino/Sam; 68’ Fini/S); Roma-Fiorentina 3-1 (27' rig. e 32' Totti/R; 41' De Rossi/R; 83' Gilardino/F). Giocate ieri: Napoli-Udinese 0-0; Juventus-Livorno 2-0 (8’ Iaquinta/J; 30’ Marchisio/J).

Classifica Juventus e Sampdoria 12, Inter 10, Genoa 9, Fiorentina, Lazio, Parma e Milan 7, Roma, Bari e Chievo 6, Udinese 5, Palermo e Napoli 4, Siena 3, Bologna e Livorno 2, Cagliari e Catania 1, Atalanta 0.

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