Sanità Bocciata dai cittadini la politica della Regione

È una pagella piena di insufficienze quella stilata dai cittadini del Lazio sui quattro anni di politica sanitaria della giunta Marrazzo. Il risultato viene fuori elaborando le segnalazioni di quegli utenti che si sono rivolti al portale «Dillo a Fials», (ideato dal sindacato Fials Confsal) per raccontare le proprie esperienze sulle problematiche assistenziali.
Si parla di disservizi su prestazioni diagnostiche, ricoveri, interventi chirurgici che, elaborati di qui a breve, daranno il via a quelle che saranno le «primarie della sanità». «Oramai siamo in grado di stilare il decalogo delle necessità che dovrebbero essere prioritarie per il presidente e commissario Piero Marrazzo nell’ultimo anno di governo. E su questa base ci aspetteremmo che renda palesi i risultati prodotti in questi anni a tutta la cittadinanza laziale per offrire anche quella conoscenza necessaria a valutare l’operato dell’amministrazione per un argomento così delicato come riteniamo sia la politica sanitaria - spiega il segretario regionale Gianni Romano -. Le valutazioni raccolte fino a oggi stigmatizzano una sonora bocciatura della giunta regionale su punti salienti come le liste di attesa per eseguire controlli periodici con esami cosiddetti salva-vita (eco-doppler, tac, risonanza magnetica) o su controlli improrogabili come può essere un’ecografia ostetrica. Senza contare l’assenza di politiche sanitarie in fatto di continuità assistenziale a persone disabili o a malati cronici». Ed è proprio qui che la critica si fa dura, quando si vanno a toccare i servizi ambulatoriali e ospedalieri. «Non funzionano a regime né gli uni né gli altri, ci sono interi distretti lasciati scoperti anche nei servizi più basilari perché non hanno più il loro ambulatorio o il loro ospedale. È peggio ancora pensare che - chiosa il sindacalista - queste eccellenze prima c’erano, ora sono state ridotte o alla peggio tagliate di netto».


Presupposti quelli raccolti dalla Fials che, tutti insieme, potrebbero offrire al cittadino le conoscenze necessarie per valutare l’operato delle strutture sanitarie e il corretto utilizzo delle risorse. Entro settembre prossimo l’organizzazione garantisce che saranno resi noti i risultati delle primarie. In altre parole questo strumento potrà diventare utile anche alla politica per dare risposte concrete all’utenza.

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