Gli obbiettivi erano stati anticipati: affrontare l'emergenza dei pronto soccorso, luoghi deputati all'emergenza ma diventati «un problema di emergenza» loro stessi, e assottigliare le liste d'attesa per le visite specialistiche. Ieri l'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha chiarito cosa accadrà presentando le Linee di programmazione 2023 appena approvate dalla giunta lombarda. Spicca l'incentivo ai dirigenti medici, 100 euro per ogni ora in più svolta nei pronto soccorso: un provvedimento volto a disincentivare il ricorso alle cooperative esterne. Poi ci sarà un accompagnatore autorizzato per ogni sessantacinquenne, o per chi è in barella, che ha bisogno del pronto soccorso. «Intendiamo umanizzare sempre di più le cure perchè è un aspetto su cui dobbiamo recuperare» ha spiegato Giovanni Pavesi, direttore generale del Welfare. Sulle liste d'attesa per le visite specialistiche «siamo intervenuti su un elenco di più di 65.000 persone con appuntamenti fuori soglia - ha precisato Bertolaso. Si tratta di persone che hanno diritto a una visita specialistica ma che hanno trovato disponibilità soltanto a distanza di parecchi mesi. In soli 15 giorni abbiamo ricontattato 17.000 persone per anticipare l'appuntamento nella stessa struttura dove avevano prenotato. C'è da dire però che su 100 persone ricontattate, un 30% ha preferito mantenere l'appuntamento che aveva già». Per snellire le attese, le visite di controllo potranno essere prenotate direttamente dal medico specialista o da quello di medicina generale.
Il fine dei vari provvedimenti è rafforzare la rete di assistenza territoriale, «in attesa che le università sfornino i medici che ci mancano, abbiamo pensato ad ampliare a tutte le Ats il progetto ambulatori temporanei diffusi (Cad) per garantire l'assistenza primaria ai cittadini senza medico di base» ha aggiunto Bertolaso. C'è poi il proposito di potenziare la Centrale Medica Integrata che già coordina tutti i pronti soccorso: si può ottimizzare lo smistamento in modo più omogeneo e cercare di intercettare quei casi che possono essere gestiti a domicilio. Bertolaso si è poi riferito al sistema dei vasi comunicanti, «vogliamo potenziare i letti subacuti, se ci sono posti letto liberi nei reparti, si accorciano i tempi di permanenza nei pronto soccorso». Come funzionerà l'incentivo per i medici? Con l'anno nuovo tutti i dirigenti specialisti che già lavorano in ospedale riceveranno 100 euro in più per ogni ora dedicata al pronto soccorso. L'intento è quello di alleggerire le emergenze e cercare anche «di controllare e contrastare la questione legata alle cooperative - ha precisato Bertolaso - Parliamo di quelle strutture che sono nate come funghi in tutta Italia e che impiegano i cosiddetti gettonisti. È un fenomeno che vorremmo tenere sotto controllo fino ad eliminarlo e ci auguriamo che accada anche in tutta Italia».
Sempre parlando di cooperative, «abbiamo chiesto alla direzione che le nuove contrattualizzazioni vengano preventivamente autorizzate dalla Direzione generale».E per il personale non medico? «Intendiamo chiudere, a livello sindacale, un accordo integrativo per premiare il comparto».
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