Sanità, priorità assoluta per la nuova giunta

La sanità continua a essere al centro dell’attenzione dei vertici regionali anche dopo la svolta che ha portato all’elezione di Renata Polverini alla presidenza del Lazio. Quella in corso è, tra l’altro, la settimana decisiva per la messa a punto della squadra che affiancherà la neo-governatrice. Lei stessa ieri ha confermato che la nuova giunta sarà pronta entro la fine di questa settimana. Ma entro pochi giorni potrebbe anche scattare la nomina ufficiale della stessa Polverini a commissario straordinario per la sanità nel Lazio.
«Attualmente - ha spiegato ieri il ministro della Salute Ferruccio Fazio, a margine della presentazione del report sulla qualità dei servizi sanitari a Palazzo Chigi, interpellato in merito alla situazione dei due super-disavanzi - i commissari di Lazio e Campania non sono stati ancora nominati nella persona dei nuovi governatori. È verosimile che questo avvenga molto a breve, forse anche in settimana, ma allo stato attuale bisogna ancora vedere».
Durante la campagna elettorale Renata Polverini aveva parlato di un piano triennale di interventi per riportare alla normalità la situazione dei conti del servizio sanitario regionale. E aveva anche indicato i criteri per ottenere i risparmi necessari. Ora c’è chi ipotizza che la Regione possa chiedere al governo centrale di rinegoziare il piano di rientro del deficit sanitario. La domanda è stata posta allo stesso ministro che ha dato una risposta interlocutoria. «Non ho detto questo - ha precisato - anche perché non lo so e non posso dire cose che non mi risultano». «Il presidente-commissario può accettare il commissariamento e andare avanti - ha aggiunto - oppure cominciare una procedura di rinegoziazione dei piani di rientro. Sono due cose completamente diverse. In entrambi i casi, evidentemente, deve mettere la sanità a sistema. Non mi risulta - ha concluso il ministro - che si sia parlato di rinegoziazione, una delle procedure previste dal patto della salute».
Intanto c’è chi, invece di ridurre le spese, pensa ad aumentarle. È quanto denuncia, in una nota, il senatore Domenico Gramazio che, tra l’altro dovrebbe essere nominato commissario dell’Asp, l’azienda di sanità pubblica della Regione. «Nonostante quanto disposto dal commissario ad acta per la spesa sanitaria nel Lazio - dice - alcuni direttori generali, soprattutto dopo le elezioni perdute, stanno gareggiando tra loro in una “corsa all’ultima nomina e all’ultimo concorso”. È emblematico - denuncia Gramazio - quello che sta accadendo all’Umberto I dove il direttore generale ha indetto un concorso per direttore sanitario di presidio per garantire un’ulteriore nomina». «Il concorso - spiega Gramazio - è anomalo per due motivi.

Perché quel posto è già occupato dal legittimo titolare e perché non sussistono in alcun modo gli addotti motivi di emergenza ospedaliera che assolutamente non corrispondono alle mansioni del ruolo che si intende ricoprire. Tutto questo quindi con un ulteriore esborso di denaro pubblico. È una vergogna che deve finire».

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