Santa, approvati i 50 box in più

Maria Vittoria Cascino

da Santa Margherita Ligure

Approvato in consiglio comunale l'adeguamento finanziario della variante dei 50 box «in più» realizzati da Coopsette in via Favale, mentre la minoranza di Borgo di Mare per protesta esce dall'aula. Un mercoledì sera da lunghi coltelli che fa chiudere il consiglio oltre le due di notte, benedice i box che risalgono a maggio dello scorso anno, chiama in causa per delucidazioni tecniche il responsabile del procedimento e lascia alla minoranza interrogativi irrisolti. Marsano ripercorre la pratica e arriva al dunque del consesso: «Il consiglio deve decidere come, quando e a chi vendere i 50 box». La base d'asta viaggia sui 70.000 euro cadauno al netto d'Iva. Da lì la regolamentazione delle offerte.
Troppo semplice finirla qui, la minoranza chiede lumi sulla storia pregressa. Emanuele Cozzio, consigliere Borgo di Mare, batte sull'anomalia dal punto di vista procedurale («I box vengono approvati dalla giunta ad un anno dalla realizzazione») ed economico («Può una variante di 50 box costare 2.100.000 euro a fronte del progetto originario di 115 box e 255 parcheggi a raso che viaggiava sui 6.100.000 euro?»). Il sindaco respinge le insinuazioni e ribadisce la regolarità dell'iter. «Questa pratica l'ho approvata anch'io nella passata amministrazione. I 50 box hanno permesso il saldo dell'intero intervento». E poi calca sugli obiettivi: «Avere un'opera pubblica importante, aumentare il patrimonio del Comune, avere spuntato uno sconto di 300.000 euro a Coopsette». Cozzio incalza il sindaco su aspetti tecnici e insiste sulla cifra della variante che contempla voci non pertinenti ai box stessi. Il clima si scalda, Marsano sospende il consiglio e invita l'ingegner Giorgio Ottonello, responsabile del procedimento, a parlare. Ottonello è sulle spine, dichiara «pericoloso» intervenire in quella sede, fa la sua assunzione di responsabilità, chiarisce che di modifica si tratta e non di variante. E s'appella a quell'autorizzazione paesaggistica che gli ha consentito di procedere nell'iter.

E poi: «La delibera di giunta c'è stata a luglio 2006 e poteva esserci anche prima», e comunque «quei 50 box esistono dalla primavera 2005». Le risposte poco soddisfano la minoranza. Il consiglio riprende, continuano i tiri incrociati assolutamente politici, finché la pratica passa con Borgo di Mare fuori dalla porta. Che ancora s'interroga.