(...) E per cosa poi? Per qualche Porsche d'epoca? Balsi, diligente, conta chilometri e passaggi quotidiani sulla provinciale, tira una riga e fa parlare i numeri: 500 veicoli l'ora bloccati e 6000 chilometri in più da percorrere per aggirare l'interdetta. Ohibò! «Chiedo si valuti di rinunciare alla chiusura e si vieti la gara».
Messa giù così fa effetto, se poi ci aggiungiamo l'appunto all'assessore all'ambiente Corrado, «proprio lei, come può accettare una manifestazione con auto ad euro zero per consentire una gara insignificante», beh quel vago senso di «colpa» sventolato giorni addietro dal Carannante del Pcl può animarsi. Il vice sindaco Fustinoni annuncia: «Quello di sabato e domenica è un prestigioso raduno nazionale, e il tempo in cui realmente la strada resterà chiusa sarà massimo di un'ora e un quarto». Corrado invece un po' inciampa sul «non l'ho gestita io», ammette che dal punto di vista ambientale «ci saranno emissioni inquinanti, ma solo per un'ora» e propone: «il prossimo anno raduno di veicoli elettrici». Triplo carpiato, ma il consigliere Bottino lo inchioda e interroga: «Fatto bene i conti? Non è che ci costa più di quanto ci guadagniamo?». E il sindaco, notata la sintonia di Balsi con Carannante, la butta sulle Harley Davidson: «E con queste che inquinano da matti cosa facciamo il prossimo anno?». Capitolo chiuso, tutti matti per le Porsche, ma adesso pratiche! Un po' di variazioni di bilancio, il dettagliare arguto dell'assessore G.B. Raggi fino al mea culpa del consigliere Pdl Costa, che ammette di aver votato lo Strumento Urbanistico Attuativo del porto senza averne il diritto perché con interessi nella pratica: «Sarei dovuto uscire dall'aula - confessa - ma per la stanchezza mi sono distratto e ho votato».
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