Può capitare che a un politico si chieda di commentare un fatto di cronaca, che non c'entra nulla con le tasse, l'economia, i posti di lavoro o i programmi elettorali. A Rick Santorum, candidato alle primarie del Partito repubblicano per la corsa alla Casa Bianca, alla Cnn è capitato di parlare di Whitney Houston, scomparsa tragicamente pochi giorni fa a Hollywood (guarda il video).
Dopo aver accostato la fine della Houston a quella di Michael Jackson (del resto le circostanze in cui i due cantanti sono morti non sono molto differenti, anche se nel caso di Jackson c'erano di mezzo le scellerate prescrizioni di un medico) Santorum ha preso di mira le star dello show sistem, definendole "come le nuove elite del nostro tempo, i re e le regine dei tempi d’oggi". Colpevoli, ha aggiunto, con la loro condotta dissoluta, di dare "il cattivo esempio" alla società americana.
Arizona, Romney avanti nei sondaggi
Mitt Romney è in testa nei sondaggi per le primarie in Arizona. Ma è Santorum a fare notizia: in appena un mese i suoi sostenitori sono più che triplicati. Secondo l’American Research Group, Romney gode del 38% dei consensi tra gli elettori repubblicani dell’Arizona, seguito da Santorum (31%), Newt Gingrich (15%) e Ron Paul (11%). A gennaio la situazione era molto diversa: Romney e Gingrich erano appaiati al 32%, Paul al 12% e Santorum era ultimo al 10%. L'ex senatore della Pennsylvania, dunque, continua a crescere.
Santorum avanti in Michigan
I sondaggi danno in testa Santorum in Michigan, al 34%, mentre Romney è fermo al 30%. Il margine d’errore è abbastanza alto, quindi un distacco di 4 punti è quasi una "parità". Comunque sia Romney deve cominciare a preoccuparsi, perché se dovesse fallire nello stato dove è nato e cresciuto e dove suo padre è stato governatore, per lui sarebbero guai davvero seri.
dove è nato, cresciuto e dove suo padre è stato governatore.I prossimi appuntamenti
L'attenzione è al voto dell'Arizona e del Michigan (28 febbraio). Ma si pensa già all'attesissimo "Super Tuesday" del 6 marzo, quando si voterà in dieci Stati.
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