Sarà l'Enpam a ricostruire l'ospedale de L'Aquila

L'ente di assistenza dei medici ha deliberato all'unanimità di realizzare a sue spese il progetto, ma chiede alla politica di snellire l'iter burocratico.

Un anno di tempo e l'ospedale dell'Aquila rinascerà migliore e più solido di prima. Grazie all'Enpam, l'ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri.
«Non appena ci daranno il "via libera"- annuncia Eolo Parodi, presidente dell'Enpam- e cioè l'approvazione del progetto, rifaremo il nuovo ospedale a L'Aquila: è un sacrificio enorme però vogliamo che la città e l'Abruzzo risorgano».
L'ente ha già deliberato, all'unanimità, la ricostruzione dell'ospedale gravemente lesionato dal terremoto che ha scosso l'Abruzzo il 6 aprile. E per questo sono stati già avviati i contatti necessari con Guido Bertolaso e le autorità locali. Oltre ai contributi previsti dal Fondo assistenza per tutti i medici e odontoiatri che hanno subito danni, dunque, l'Enpam si sobbarcherà dunque, come dice Parodi, di «un impegno economico complessivamente rilevante, implementato anche da tutti i versamenti che gli iscritti devolveranno alla Fondazione con il contributo del 5 per mille previsto nella dichiarazione dei redditi».
Il presidente dell'Enpam aggiunge: «Aspettiamo di sapere dove, quando e come e soprattutto speriamo vivamente che i tempi non siano lunghi. Quelli, per intenderci, della burocrazia. Per parte nostra, già abbiamo chi costruirà il nuovo ospedale in 12 mesi». Quanto costerà, per ora non lo dice. «Abbiamo deliberato di farlo e lo faremo, il costo lo vedremo alla fine: per me un ospedale non deve costare ma rendere».
Dal Palazzo della politica, naturalmente, la decisione dell'Enpam viene commentata con una serie di lodi ed elogi, ma adesso si aspettano i passi concreti per consentire che l'opera possa realizzarsi in tempi brevi, malgrado la farraginosità della burocrazia.
Ringrazia il ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi, per una decisione che «conferma l'attitudine dell'Enpam a realizzare investimenti quanto più coerenti con gli interessi generali del Paese, con particolare riferimento a quelli strumentali alla prevenzione e alla cura dei cittadini».
Anche il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, esprime «grande apprezzamento». Per lui, si tratta di «una decisione importante che si inquadra nel clima di grande solidarietà ed attenzione che le istituzioni e il Paese intero hanno dimostrato nei confronti di questa regione colpita drammaticamente dal terremoto». Superata la fase di emergenza, spiega Fazio, occorre ora occuparsi della ricostruzione e questo, sul fronte della sanità, vuole dire «ridisegnare la mappa dell'assistenza sanitaria in Abruzzo, partendo dai medici di medicina generale, ma anche da quelli ospedalieri, con un programma a medio-lungo termine».


L'iniziativa dell'Enpam, per il presidente della Commissione Sanità del Senato Antonio Tomassini (Pdl), è «un forte segnale rispetto alla cronica endemia del malaffare, spesso legata alle strutture pubbliche e che ha permesso che un ospedale come quello dell'Aquila richiedesse oltre 30 anni per essere costruito, per poi crollare sotto il terremoto». Grazie alla decisione di quest'ente sarà possibile «costruire in tempi brevi un nosocomio in grado di rispondere alle esigenze della popolazione abruzzese».

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