Sarli e Gattinoni creano due abiti per aiutare i terremotati d'Abruzzo

Le due griffe, che domenica e lunedì sfileranno per AltaRoma, donano per beneficienza dei modelli di haute couture dedicati ad Onna e a L'Aquila

Sarli e Gattinoni creano due abiti per aiutare i terremotati d'Abruzzo

La moda, il terremoto, il G8 a L'Aquila. Strani accostamenti, ma a volte vincenti. E mentre nel capoluogo abruzzese colpito dal sisma di aprile si riuniscono i Grandi della terra, ci sono stilisti che vogliono lanciare un messaggio di solidarietà a modo loro, alla vigilia delle sfilate romane di alta moda. Sono il maestro dell'haute couture Fausto Sarli e la storica maison Gattinoni.
Sarli dedica e dona per beneficienza un abito alla città di Onna, la più colpita dal sisma del 6 aprile. Il sarto napoletano disegna una tunica di crespo nero come la collina di terra nera su cui si sono abbattute le scosse e ci imprime uno squarcio grafico bianco come simbolo di speranza.
Domenica prossima il modello sfilerà sulla passerella del complesso di Santo Spirito in Sassia, per ricordare la cittadina distrutta dal terremoto e aiutare concretamente i suoi abitanti. Il ricavato della sua vendita andrà, infatti, in beneficenza alla città abruzzese.
Con la sfilata di Sarli si aprirà la manifestazione di Alta Roma e un modello-attualità spiccherà nel mezzo della nuova collezione ispirata ai grafismi dell'illustratore Renè Gruau, con camicie-farfalla e palettò pennellati di piume gialle, giacche-tatoo e abiti-scultura .
Come Sarli, anche la maison Gattinoni ha voluto dedicare un abito al terremoto che ha colpito l'Abruzzo: è da sera, dipinto a mano dal direttore creativo Guillermo Mariotto e sull'ampia gonna ha una grande Aquila.
Sarà presentato nella sfilata della griffe romana, che si terrà il 13 luglio al Santo Spirito in Sassia.
«Quell'aquila è simbolo della città ferita, ma anche di libertà - spiega un comunicato della maison, diretta da Stefano Dominella - e di forza per riprendere quel volo dolorosamente interrotto».
Mariotto rivolge anche un appello ai Grandi della Terra insieme a L'Aquila per il G8. «Auspico che siano loro a dare quei segnali di rapida ripresa di cui la regione Abruzzo, da sempre bacino di alto artigianato da cui anche la maison Gattinoni ha spesso attinto, ha bisogno».
Anche in questo caso, come per l'abito di Sarli, il capo di couture sarà messo all'asta e il ricavato sarà donato per aiutare la ricostruzione.
Ad iniziare nel mondo della moda questo filone pro-terremotati, diciamo così, era stato già il mese scorso un altro stilista: Franco Ciambella. Al salone «SìSposaitalia Collezioni», organizzato da Fiera Milano, il designer ha presentato l'iniziativa «Made in Italy per l'Abruzzo», con l'obiettivo di raccogliere fondi per dare un contributo concreto alla popolazione colpita dal sisma e al restauro del patrimonio culturale.
Il fashion designer di Civitavecchia ha proposto la realizzazione di abiti no-profit, i cui proventi verranno utilizzati per il restauro della chiesa di Santa Maria della Concezione in Paganica dell'Aquila.

I retailer-patner che aderiranno al progetto riceveranno, seguendo una staffetta alternata, il materiale per realizzare una vetrina tematica con l'abito «Made in Italy per l'Abruzzo» e per la promozione dell'iniziativa. Il ricavato dalla vendita di ogni abito verrà versato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali per contribuire al restauro della chiesa barocca.

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